Il governo libico chiede aiuto alla Turchia per difendere la capitale dall'offensiva delle truppe del generale Khalifa Haftar.

Lo ha confermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, precisando che il Parlamento di Ankara deciderà a breve se rispondere all'appello inviando truppe a supporto dell'esecutivo libico sostenuto dall'Onu.

A fare il punto della situazione sul conflitto in atto nel Paese nordafricano è invece il ministro dell'Interno del governo libico di accordo nazionale, Fathi Bashagha, nel corso di una visita ufficiale in Tunisia, dove è stato ricevuto anche Erdogan.

Bashaga ha ribadito che la Libia ha un governo legittimo riconosciuto a livello internazionale che è l'unico organo autorizzato a rappresentare il Paese.

"La Libia, la Tunisia, la Turchia e l'Algeria si impegneranno in enormi sforzi di cooperazione nei prossimi giorni, dando vita a una alleanza che mira a servire e proteggere persone e Paesi", ha spiegato.

Ancora, ha aggiunto il ministro libico, "ci sono alcune parti oppressive che hanno cercato di impadronirsi del potere con la forza in Libia. La posizione della comunità internazionale nei confronti della Libia non è

chiara riguardo a tali violazioni".

"Se Tripoli cadrà, Tunisi cadrà e così anche Algeri", ha detto ancora Bashaga, perché "Haftar ha aperto i confini della Libia ai mercenari senza alcuna richiesta ufficiale dello Stato. Ha portato ufficiali degli Emirati Arabi Uniti, mercenari del Gruppo Wagner russo, combattenti Janjaweed e mercenari dei gruppi ribelli sudanesi e ciadiani".

Lo stesso rappresentante di Tripoli ha confermato anch'esso la richiesta di aiuto ad Ankara. "In caso di escalation" del conflitto, il governo di accordo nazionale di Tripoli "chiederà ufficialmente il sostegno della Turchia contro l'offensiva del generale Khalifa Haftar", ha dichiarato. Proprio Haftar resta il nemico da battere, ha concluso Bashaga, perché "ha fornito basi militari a forze straniere in Libia. Se questa situazione continuerà, noi abbiamo il diritto di difendere Tripoli e chiederemo ufficialmente al governo turco il suo sostegno militare".

CONTE E PUTIN - Proprio a proposito della situazione in Libia, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto una "lunga e articolata" conversazione con il presidente russo Vladimir

Putin. Sul dossier libico, da quanto si apprende da Palazzo Chigi, i due leader si sono ripromessi un "aggiornamento costante in considerazione della importanza strategica che la Libia riveste per gli interessi anche italiani".

La Russia è una delle poche nazioni ad essersi schierata dalla parte del generale Haftar.

(Unioneonline/l.f.)
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