Diciotto persone sono state arrestate a Smirne, in Turchia, dove ieri tre attentatori - due dei quali uccisi dalla polizia - hanno provocato la morte di due persone in un attacco davanti al tribunale della città.

Lo ha reso noto il ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag, secondo cui responsabile dell'attentato è il Partito dei lavoratori curdi (Pkk), "non ci sono dubbi". "I terroristi che hanno condotto l'attacco sono stati identificati, ma per ora non daremo alcuna informazione sulle loro identità", ha detto il ministro. Nell'attentato sono rimaste ferite anche sette persone, mentre le vittime sono un poliziotto ed un impiegato del tribunale.

L'attentato arriva cinque giorni dopo quello che la notte di Capodanno a Istanbul è costato la vita a 39 persone.

Questa volta l'obiettivo è stata Smirne, lungo la costa egea, dove sono state uccise due persone, oltre ai due assalitori.

Quando la polizia ha tentato di fermare un veicolo fuori dal tribunale, gli occupanti sono fuggiti e l'hanno fatto detonare. È seguita una sparatoria e un poliziotto e un dipendente del tribunale sono rimasti uccisi, così come due assalitori. Un terzo, invece, sarebbe in fuga.

Sul posto sono stati trovati kalashnikov, granate a mano e munizioni per lanciarazzi, materiale che per il vice premier Kaynak indica un "grande massacro in via di pianificazione".

La Turchia, membro della Nato, partecipa alla coalizione anti Stato islamico guidata dagli Usa in Siria e combatte contro il Pkk nel sudest curdo. Bombarda regolarmente i combattenti curdi nel nord dell'Iraq e le sue operazioni in Siria mirano anche a contenere le milizie curde, che Ankara considera estensioni del Pkk.

"Questi attacchi non ci impediranno di essere presenti in zone come Iraq e Siria, che producono terroristi come virus", ha detto Kaynak. Sinora non c'è rivendicazione dell\'attentato a Smirne, mentre il gruppo Kurdistan Freedom Hawks (Tak) che il governo considera costola del Pkk aveva rivendicato quello che allo stadio di Istanbul il 10 dicembre aveva ucciso 44 persone.

L'ATTENTATO DI ISTANBUL - Intanto, continuano le ricerche dell'attentatore della discoteca Reina di Istanbul, mentre emergono nuove informazioni. "È altamente probabile che il terrorista sia un uiguro" ed è "un membro di una cellula con addestramento speciale", ha detto il vice premier Kaynak. Il portavoce del governo Numan Kurtulmus ha aggiunto che proviene "probabilmente dal Kirghizistan".

L'identità dell'uomo, ha spiegato, è nota alle forze di sicurezza, ma non è stata resa nota. Secondo le autorità, il terrorista si trova probabilmente ancora nascosto in una casa a Istanbul e una massiccia caccia all'uomo è in corso. Decine di persone sono state arrestate in questi giorni, solo ieri una quarantina di uiguri appartenenti a tre famiglie è stata fermata, sospettata di far parte di una rete filo-Isis.

L'attentatore, affermano i media turchi, si è preparato per 15 giorni a Istanbul per compiere l'attacco. Indagini sono in corso sulla possibilità che lo Stato islamico abbia organizzato l'attentato non con uno, ma con due militanti, sulla base dell'analisi dei filmati di sorveglianza.

Già diversi testimoni avevano raccontato di aver visto due persone sparare nella discoteca. Nei video, infatti, l'attentatore mostra abiti diversi, in modo apparentemente non compatibile con la teoria che si sia cambiato nella discoteca.

Gli investigatori ipotizzano quindi che le immagini si riferiscano a un secondo militante, entrato al Reina prima della strage e poi scappato attraverso il fiume. Intanto, il vicepremier Numan Kurtulmus ha affermato che "servizi d'intelligence stranieri" potrebbero essere dietro l'attentato.

"Sono dell'opinione che non sia possibile che il responsabile abbia compiuto un attacco simile senza alcun appoggio. Sembra una cosa da servizi segreti", ha affermato, parlando a Hurriyet.
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