"Abbiamo sconfitto l'Isis in Siria, e la lotta allo Stato Islamico era l'unica ragione per essere lì". Così ieri Donald Trump ha annunciato su Twitter la sua intenzione di ritirare le truppe dal Paese che è in guerra dal 2011.

Tuttavia, spiega il New York Times, il Pentagono starebbe cercando di dissuadere il Presidente Usa, perché la mossa sarebbe un tradimento degli alleati curdi.

"La coalizione ha liberato alcuni territori in mano all'Isis, ma la lotta non è finita", ha dichiarato la portavoce del Pentagono Diana White. "Gli Usa hanno iniziato il processo di rientro delle truppe e si avviano alla prossima fase della campagna".

Secondo il Pentagono bisogna restare più a lungo in Siria per impedire agli jihadisti di riprendere il possesso di alcune parti del Paese. Sono circa 2mila i soldati americani in Siria.

Le forze curdo-siriane hanno definito la decisione di Trump una "pugnalata alla schiena".

(Unioneonline/L)

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