Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe ereditato dal padre Fred - che negli anni ottanta ha costruito un impero immobiliare - 413 milioni di dollari grazie a "trucchi fiscali".

A rivelarlo è il "New York Times", che critica l'immagine che il magnate americano ha sempre voluto dare di sé - quella di un imprenditore che si è fatto da solo - in un'inchiesta in cui sono stati analizzati documenti fiscali e finanziari del tycoon.

Secondo quanto emerso, Trump avrebbe messo in atto "schemi fiscali discutibili", fra cui "casi di frode palese", per evitare di versare le imposte di successione sull'eredità del padre Fred Trump, pari appunto a circa 413 milioni.

Il genitore avrebbe trasferito oltre un miliardo di dollari ai figli prima di morire nel 1999; un importo su cui il peso fiscale avrebbero dovuto essere di almeno 550 milioni di dollari, in base all'aliquota del 55% per donazioni ed eredità.

Donald Trump e i fratelli avrebbero invece versato al fisco solo 52,2 milioni di dollari, "con l'aiuto di una varietà di sistemi di elusione".

Tali manovre, evidenzia il New York Times, avrebbero trovato ''poca resistenza" da parte dell'Internal Revenue Service (Irs), il fisco a stelle e strisce.

"Le accuse di frode ed evasione fiscale da parte del New York Times sono false al 100% e altamente diffamatorie", ha fatto sapere in una nota uno degli avvocati del presidente americano, Charles J. Harder, "non c'è stata alcuna frode o evasione fiscale da parte di nessuno".

Dopo la sua elezione a presidente, Trump si è sempre rifiutato di rendere pubbliche le sue dichiarazioni dei redditi, una consuetudine inaugurata da Richard Nixon e rispettata dopo di lui da tutti i capi di Stato americani.

(Unioneonline/F)
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