Duro colpo per il sindaco di New York Bill de Blasio, costretto a richiudere le scuole per un nuovo balzo dei contagi Covid-19.

Il primo cittadino aveva stabilito le lezioni in presenza a settembre contando sul perfetto funzionamento del distretto scolastico più grande degli Stati Uniti. Dopo settimane di tensione è costretto a fare retromarcia: da giovedì le scuole chiudono e si torna alle lezioni online. "E' una decisione per eccesso di precauzione", spiega de Blasio.

Tutta New York, la città che non dorme mai, ha cambiato completamente volto per le restrizioni anti-Covid. Basti dire che la Metropolitan Transportation Authority ha visto crollare negli ultimi mesi il numero di passeggeri e ha messo in guardia sulla possibilità di un taglio del servizio del 40% e del licenziamento di 9.367 dipendenti.

Le previsioni sull'andamento epidemiologico non indicano un ribasso, e il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo prevede un altro picco dei casi dopo la festa del Ringraziamento, che cade l'ultimo giovedì di novembre.

Con i morti che nelle ultime 24 ore sono stati oltre 1.700 in tutti gli Stati Uniti, numeri ai massimi da maggio, New York non è l'unica a imporsi dei paletti per contenere il virus. New Orleans ha cancellato le parate di carnevale di Mardi Gras al fine di evitare assembramenti.

L'Illinois ha chiuso le sale interne dei ristoranti: si potrà mangiare solo all'esterno. La California sta valutando il coprifuoco dopo aver sperimentato nella prima settimana di novembre un aumento dei casi del 51%. Il Massachusetts e Rhode Island consigliano invece ai loro residenti di stare a casa e di spostarsi solo per necessità.

Anche molti Stati repubblicani stanno stringendo la cinghia invitando a indossare la mascherina sempre, a evitare gli assembramenti oltre le 10 persone e, soprattutto, a rinunciare ai festeggiamenti del Ringraziamento e del Natale.

(Unioneonline/D)
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