Per la prima volta negli ultimi trent'anni, i battelli giapponesi sono salpati per riprendere la caccia alle balene per fini commerciali.

La decisione è stata presi mesi fa, quando Tokyo ha comunicato l'uscita dalla Commissione internazionale sulla caccia ai cetacei.

Uscita formalizzata domenica. Dunque questa mattina diverse imbarcazioni sono partite dai porti nipponici, scatenando la denuncia delle organizzazioni ambientaliste.

L'Agenzia nazionale della pesca ha fissato dei limiti: Quota massima di cattura, 227 balene all'anno, "solo così si potrebbe continuare la pratica per altri cento anni senza impattare la loro sostenibilità".

Secondo i dati del governo, nel 1960 il consumo annuale di carne di balena in Giappone era pari a 200mila tonnellate, è precipitato a quota 5mila recentemente.

Tokyo ha inoltre specificato che le sue navi concentreranno le attività nella zona economica esclusiva, non più nell'Oceano Atlantico.

(Unioneonline/L)
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