Una decisione destinata a far discutere quella del Giappone, che ha confermato di uscire dalla Commissione internazionale per la caccia alle balene (Iwc) dal prossimo anno per riprendere la caccia a fini commerciali, per la prima volta in quasi 30 anni.

Lo ha comunicato il capo di Gabinetto Yoshihide Suga nel corso di una conferenza, spiegando che la caccia verrà esercitata nelle acque dell'arcipelago, e che difficilmente le navi giapponesi raggiungeranno l'Antartide.

L'Iwc è da mesi in preda alle divisioni tra i Paesi favorevoli alla caccia ai cetacei e quelli contrari, che vedono in testa Australia e Nuova Zelanda.

Il Giappone vi aveva aderito nel 1951, e nel 1982 fu costretto a interrompere la caccia a fini commerciali per via di una moratoria internazionale decisa dalla stessa Iwc.

Tuttavia le imbarcazioni nipponiche hanno continuato a sopprimere i cetacei per questioni legate alla ricerca scientifica.

Gli esperti pensano che dietro la decisione del Paese del Sol Levante ci sia la volontà di sostenere l'industria della carne di balena, il cui consumo negli anni '60 era di 200mila tonnellate l'anno, prima di scendere a quota 5mila negli ultimi anni, proprio per via della moratoria Iwc.

(Unioneonline/L)
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