Il tifone Hagibis continua a mettere in ginocchio il Giappone.

L'ultimo bollettino diffuso dalla televisione nazionale parla di 70 morti col maltempo che non pare avere intenzione di placarsi. Dalla capitale Tokyo alle prefetture circostanti, a est di Shizuoka e a nord di Saitama, ci sono stati cedimenti degli argini e straripamenti dei fiumi.

Il ministero delle Infrastrutture nipponico ha riferito che almeno 10 sponde di nove fiumi sono crollate all'alba domenica dopo le violente piogge torrenziali. Il governo ha dispiegato circa 27mila uomini delle Forze di autodifesa con l'utilizzo di elicotteri, mentre altre 110mila unità - tra ufficiali di polizia, Vigili del Fuoco e personale della guardia costiera - sono impiegate nelle operazioni di salvataggio sull'intero arcipelago.

Intanto proseguono le ricerche dei sopravvissuti nella parte centro orientale del Paese.

Si tratta del tifone più potente, e devastante, degli ultimi 60 anni. Il maltempo lo scorso weekend ha causato il rinvio e la sospensione di vari eventi sportivi, tra cui rugby (Mondiali: Italia-All Blacks, Inghilterra-Francia e le qualifiche di Formula 1).

(Unioneonline/M)
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