Salah Abdeslam, l’unico superstite del commando che nelle stragi di Parigi del 13 novembre 2015, al Bataclan e allo Stade de France, ha ucciso 130 persone ferendone 350, è stato condannato all’ergastolo in Francia. La pena più grave che non ha possibilità di riduzioni né di sconti. In gergo comune viene chiamata “pena di morte sociale” e finora è stata riservata solo a 4 imputati nella storia.

Il franco-marocchino, 32 anni, nei mesi scorsi aveva tenuto un atteggiamento spavaldo in aula, proclamandosi aderente all’Isis. Ora si è limitato a dire: “Ho fatto degli errori, ma non sono un assassino”.

(Unioneonline/s.s.)

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