Sono 26 le vittime della strage compiuta ieri a Sutherland Springs (Texas) mentre era in corso la messa in una chiesa battista. Un bilancio che si potrebbe aggravare, visto che una decina dei feriti sono ancora in condizioni critiche.

Tra le persone uccise ci sarebbero anche la moglie e la suocera del killer, Devin Patrick Kelley.

Ex militare di 26 anni, l'uomo ha aperto il fuoco contro i fedeli, uccidendo, tra gli altri, 11 bambini, la figlia 14enne del pastore e sette componenti di una stessa famiglia. Infine è stato trovato morto in auto, probabilmente suicida.

Il giovane viveva in un sobborgo di San Antonio, 40 chilometri circa dal luogo della sparatoria; dal 2013, dopo essere stato congedato con disonore dalla corte marziale, aveva aperto una scuola in cui insegnava catechismo.

La polizia esclude che la strage sia legata a motivi razziali, religiosi o di terrorismo, e ritiene che sia invece legata a motivi personali: "Si potrebbe dire che ci fosse una serie di problemi in famiglia". L'uomo infatti aveva inviato messaggi con minacce alla suocera. Una lite con quest'ultima potrebbe aver innescato al sua furia omicida.

TRUMP: "IL PROBLEMA NON SONO LE ARMI" - Un "problema di salute mentale al più alto livello". È così che il presidente americano Donald Trump ha commentato, dal Giappone dove è in queste ore in visita, la strage.

"Si tratta di un evento molto, molto triste" ma non ha a che vedere con "le armi" negli Stati Uniti.

"Sono bravissime persone", ha aggiunto, riferendosi alle vittime. "Abbiamo molti problemi di salute mentale, così come li hanno altri Paesi", ha proseguito il presidente americano, definendo il responsabile come un "individuo molto disturbato con tanti problemi per un lungo periodo di tempo".

OBAMA: "DOBBIAMO RIDURLE" - Non è d'accordo il predecessore alla Casa Bianca, Barack Obama: "Dio possa ispirare a tutti noi la saggezza per chiedere quali passi concreti possiamo fare per ridurre la violenza e le armi", ha twittato.

"Noi ci uniamo al lutto di tutte le famiglie di Sutherland Springs colpite da questo atto di odio e siamo accanto ai sopravvissuti", ha scritto ancora l'ex presidente che, nell'ultimo anno allo Studio Ovale, ha firmato una serie di ordini esecutivi per introdurre alcune forme di controllo, soprattutto per quanto riguarda la vendita di armi online.

(Redazione Online/s.s.-D)

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