Ancora bombardamenti in Siria, nel territorio della Ghouta orientale, roccaforte ribelle alle porte di Damasco teatro di un'offensiva del regime siriano.

Lo ha denunciato l'Osservatorio siriano per i diritti umani, che parla di almeno 45 civili morti.

"La maggior parte dei civili è stata uccisa da raid russi", hanno riferito gli attivisti, aggiungendo che 16 persone sono morte solo a Hamouriyeh, una delle località dell'area assediata.

Finora Mosca ha sempre negato ogni responsabilità per gli attacchi.

Intanto nelle scorse ore il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è tornato a chiedere l'applicazione del cessate il fuoco in Siria, ignorato da dieci giorni, nel corso di una riunione in cui ha anche ipotizzato un possibile ruolo dell'Onu per far uscire dalla Ghouta orientale elementi "terroristi".

È stata inoltre "espressa la preoccupazione a proposito della situazione umanitaria" dell'area e "ribadito l'appello a una applicazione" della tregua, ha fatto sapere l'ambasciatore olandese, Karel van Oosterom, presidente del Consiglio Onu.

Nell'incontro a porte chiuse che si è tenuto ieri, i membri del Consiglio hanno infine chiesto in modo "unanime" che un altro convoglio umanitario possa "raggiungere bene la Ghouta" domani e che gli aiuti possano essere inviati "tutti i giorni".

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata