Ancora sangue in Siria.

La zona calda dei combattimenti resta la città di Raqqa, roccaforte dello Stato islamico, presa di mira dai raid della coalizione internazionale.

Decine le vittime e i feriti nei bombardamenti, tanto che l'Onu ha addirittura parlato di "sconvolgente perdita di civili".

Le stesse Nazioni Unite, attraverso i loro osservatori, hanno avviato indagini per appurare le violazioni dei diritti umani.

In particolare, alcune associazioni per i diritti umani, tra cui Human Rights Watch, denunciano l'uso, da parte della coalizione, di armi al fosforo, da tempo messe al bando per l'altissima potenza distruttiva.

(Redazione Online/l.f.)
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