Continua la strage di civili in Siria: un attacco con gas tossico dell'esercito siriano a Idlib, nella zona nord-occidentale del Paese, avrebbe causato almeno 58 morti e centinaia di feriti. Tra le vittime ci sarebbero anche bambini, almeno 11.

In mattinata si parlava di bombe al cloro, ma per la Direzione sanità si tratterebbe di gas sarin, entrambi vietati a livello internazionale.

Un portavoce dell'esercito siriano ha smentito: "Non usiamo e non abbiamo mai usato armi chimiche". Smentita che arriva anche da Mosca: "Non abbiamo partecipato ad attacchi aerei a Idlib", è la dichiarazione del ministero della Difesa.

ERDOGAN E UE CONDANNANO L'ATTACCO - Intanto arriva, unanime, la condanna internazionale.

Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, in un colloquio telefonico con Putin, ha definito "inaccettabili" gli attacchi.

La condanna è arrivata anche dall'alto rappresentante per la Politica estera Ue Federica Mogherini, che parla di "notizia drammatica" e indica il primo responsabile: "Ovviamente è il regime perché esso ha la primaria responsabilità di proteggere il suo popolo".

Anche il premier italiano Paolo Gentiloni ha voluto esprimere su Twitter la sua contrarietà all'uso delle armi chimiche.

Intanto, dopo le pressioni di Francia e Gran Bretagna, è arrivato l'annuncio che domani si terrà una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

CONTINUANO I RAID AEREI NELLA ZONA DEI RIBELLI - E in mattinata altri raid aerei congiunti dell'aviazione russa con l'esercito siriano sono stati portati a termine nelle periferie di Damasco: almeno 28 le vittime secondo gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo vicino alle opposizioni.

I raid sono stati condotti su diverse località della Ghouta orientale. Il bilancio più grave si sarebbe registrato a Douma, la più grande città della regione, situata a est di Damasco, e sarebbe di 22 morti, tra i quali due bambini.

Cinque civili sarebbero rimasti uccisi nella città di Sabqa e un altro a Harasta.

LE IMMAGINI DELLA STRAGE:

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