Un uomo tedesco si è vaccinato deliberatamente 217 volte contro il Covid-19.

Si tratta di un 62enne di Magdeburgo, nella Germania centrale, e la sua storia è riportata dalla rivista medica The Lancet Infectious Diseases.

Da quanto si apprende, l’uomo – definito la “persona più vaccinata della storia” - non ha riportato alcun effetto collaterale nonostante le numerose somministrazioni, cui è si sottoposto contro ogni consiglio medico.

Il 62enne ha catturato l'attenzione dei ricercatori per la prima volta dopo alcune notizie riportate nel 2022, quando aveva ricevuto solo 90 vaccinazioni. Secondo i media di quel periodo, l'uomo era sospettato di aver ricevuto così tante dosi per raccogliere certificati di vaccinazione che avrebbero poi potuto essere falsificati e venduti a persone che non volevano essere vaccinate. Secondo il documento scientifico pubblicato all'inizio di questa settimana, il pubblico ministero di Magdeburgo ha aperto un'indagine sulle accuse di frode sul caso, ma non è stata presentata alcuna accusa penale.

Il caso ha poi offerto ai ricercatori la rarissima possibilità di studiare la cosiddetta “ipervaccinazione”.

Alcuni scienziati hanno teorizzato che, dopo così tante vaccinazioni, le cellule immunitarie di un corpo diventerebbero meno efficaci man mano che si abituano agli antigeni. Ma per il tedesco non è stato così: secondo i ricercatori, l'uomo aveva «concentrazioni considerevolmente più elevate» di cellule immunitarie e anticorpi contro il virus Covid rispetto a un gruppo di controllo di tre persone che avevano ricevuto le tre vaccinazioni raccomandate.

Inoltre, il suo corpo non ha mostrato segni di affaticamento a causa di tutte quelle somministrazioni: il suo 217esimo vaccino ha comunque aumentato il suo numero di anticorpi contro Covid, hanno scoperto i ricercatori.

L'uomo, dal canto proprio, ha riferito di non aver mai avuto effetti collaterali a causa di nessuno dei vaccini. Inoltre non è mai risultato positivo al Covid e non ha mostrato segni di infezione pregressa, hanno sottolineato ancora i ricercatori. 

(Unioneonline/l.f.)

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