Si apre, in videoconferenza, la convention dem in vista delle presidenziali Usa, e Michelle Obama scalda la platea virtuale.

"Ovunque guardiamo a questa Casa Bianca per cercare qualche leadership o consolazione o qualsiasi parvenza di fermezza, quello che otteniamo è caos, divisioni e una totale carenza di empatia, Trump è il Presidente sbagliato per il nostro Paese, travolto da una situazione chiaramente più grande di lui". Mai una ex first lady aveva attaccato così apertamente un candidato, messo sotto accusa per la gestione della pandemia, dell'economia e delle proteste razziali imperversate negli States dopo l'omicidio di George Floyd.

"Se pensate che le cose non possono peggiorare, credetemi, non è vero, a meno che non votiamo Joe Biden, che è stato un magnifico vicepresidente, sa cosa serve per salvare l'economia, battere la pandemia e salvare il Paese", afferma in un discorso potente e molto emotivo.

Ancora: "Ha minimizzato il virus e deriso il movimento Black Lives Matters, l'economia è allo sbando, è un Presidente inadeguato".

"Trump è come Nerone che suonava mentre Roma bruciava, lui gioca a golf durante la pandemia", è l'affondo di Bernie Sanders che definisce questa elezione come "la più importante nella storia moderna del nostro Paese".

Chiede unità il senatore socialista, ultimo rivale di Biden a ritirarsi dalla corsa, "perché è in gioco il futuro della nostra democrazia". Un messaggio importante a quella base progressista che nel 2016 non sostenne Hillary Clinton.

Quattro repubblicani hanno annunciato il loro sostegno a Joe Biden, tra di loro, John Kasich, e proprio sulla scelta di far parlare quest'ultimo alla convention che si è rotto in parte il clima unitario. "Possiamo costruire ponti ma non perdere di vista i nostri valori, non dimentichiamo che Kasich è un antiabortista", ha osservato la deputata progressista Alexandra Ocasio Cortez.

Tra i vari interventi c'è il governatore di New York Andrew Cuomo, quella del Michigan Gretchen Whitmer, la senatrice Amy Klobuchar, tutti a invocare unità contro il trumpismo.

Ha parlato anche il fratello di George Floyd, chiedendo un minuto di silenzio per ricordare il lui e le altre vittime morte "a causa dell'odio e dell'ingiustizia".

(Unioneonline/L)
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