Alcuni hacker nordcoreani hanno cercato di penetrare il sistema informatico della Pfizer per raccogliere informazioni dai data base del gigante farmaceutico riguardanti il vaccino e le cure contro il Covid-19. Lo riferiscono oggi i media di Seul, citando i servizi d'Intelligence sudcoreani.

Un deputato, Ha Tae-keung, ha detto che il Parlamento è stato informato dalla Nis, l'agenzia d'Intelligence, che "la Corea del Nord ha cercato di ottenere tecnologie comprendenti il vaccino e le cure attraverso un cyberattacco alla Pfizer".

Un attacco di questo tipo si era già verificato nel dicembre scorso nei server dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) da parte di pirati informatici e con l'obiettivo di carpire i dati dei dossier registrativi del prodotto Pfizer/Biontech. Allora, i dati del dossier erano stato salvati in un server dell'ente regolatorio che era poi stato aggredito lasciando scoperti i dati consultati illegalmente.

Altre aziende colpite da attacchi cibernetici nel 2020 sono state Gilead, J&J, Novavax e Moderna. Così come l'Oms, anch'esso obiettivo dei data breach.

Voci di corridoio ed esponenti di spicco dei governi hanno sempre identificato Cina, Russia e Nord Corea come mandanti dei corsari cibernetici.

(Unioneonline/v.l.)
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