Donald Trump ha annunciato – durante il suo discorso sullo Stato dell’Unione – quando (e dove) si terrà il secondo summit con il leader nordcoreano Kim Jong Un: i due si incontreranno in Vietnam il 27 e il 28 febbraio.

La città prescelta sarebbe Da Nang, sulla costa del Paese.

Il presidente Usa ha anche rimarcato la sua convinzione che, senza la sua elezione, gli Stati Uniti ora sarebbero in guerra con la Corea del Nord.

"Nell'ambito di un'ambiziosa nuova diplomazia, continuiamo il nostro storico sforzo per la pace nella penisola coreana - ha detto Trump rivendicando i successi ottenuti finora -. I nostri ostaggi sono tornati a casa, i testi nucleari si sono fermati e da 15 mesi non vi sono lanci di missili - ha affermato - se io non fossi stato eletto presidente degli Stati Uniti, secondo la mia opinione, ora saremmo in una grande guerra con la Corea del Nord. C'è ancora molto lavoro da fare, ma la mia relazione con Kim Jong Un è buona".

Intanto l'inviato speciale americano per la Corea del Nord è arrivato a Pyongyang per incontrare l'omologo nordcoreano con l'obiettivo di rilanciare i colloqui sulla denuclearizzazione in vista del secondo vertice bilaterale.

Stephen Biegun ha lasciato Seul questa mattina per raggiungere la capitale nordcoreana dove è in programma l'incontro con Kim Hyok-chol.

Il primo vertice tra Washington e Pyongyang si era tenuto sull'isola di Sentosa, a Singapore, il 12 giugno 2018.

(Unioneonline/s.a.)
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