Diciotto mesi di carcere, 14 dei quali con la condizionale e 4 da scontare per aver tirato uno schiaffo al presidente francese Emmanuel Macron.

E’ la pena inflitta a Damien Tarel, il giovane contestatore che ha aggredito due giorni fa il numero uno dell’Eliseo nel corso di una visita ufficiale nella regione della Drome.

Il ceffone rifilato da Tarel al leader di Parigi è stato definito dal procuratore di Valence che ha condotto l’accusa "assolutamente inammissibile", oltre che "un atto di violenza deliberata".

Tarel, 28 anni, subito identificato dopo l’accaduto, ed è stato processato per direttissima. 

(Unioneonline/l.f.)

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