Improvviso dietrofront di Seul, che dopo le riaperture ha deciso di richiudere pub e discoteche e di rinviare di almeno una settimana la ripartenza delle lezioni scolastiche.

Tutto è dovuto al "superdiffusore" di Itaewon, il quartiere della movida della capitale sudcoreana, che in giro per i locali ha contagiato 94 persone, secondo il conteggio aggiornato delle ultime 24 ore.

A fine aprile la Corea aveva allentato le norme sul distanziamento sociale ed era passata - dopo l'azzeramento dei nuovi contagi interni - a un modello di "quarantena di vita quotidiana", così lo avevano chiamato. La riapertura delle scuole era prevista per mercoledì 13 maggio.

Con le nuove disposizioni i club, i bar, i "room saloon" e gli altri locali notturni come le discoteche sono stati messi al bando nella capitale con effetto immediato.

"Le violazioni saranno sanzionate con dure punizioni, la disattenzione può portare a un'esplosione di infezioni", ha affermato il sindaco Park Won-soon.

Un uomo di 29 anni risultato positivo giovedì 7 maggio, dal 30 aprile aveva frequentato 5 tra club e bar a Itaewon, il quartiere della movida di Seul. Ha contagiato almeno 94 persone, e le autorità sanitarie stanno dando la caccia alle circa 7.200 persone che hanno frequentato i locali incriminati tra il 30 aprile e il 5 maggio.

Oggi il Paese ha anche annunciato il rinvio di una settimana della riapertura delle scuole.

Un monito per tutti quei Paesi, come l'Italia, che sono entrati nella fase 2.

(Unioneonline/L)
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