Sale la tensione al confine tra il Venezuela e il Brasile dove due indigeni Pemon sono stati uccisi dai militari venezuelani nell'area del villaggio di Kumarakapay. Ma secondo altre fonti i morti sarebbero almeno 4. E ci sarebbero anche dieci feriti.

La popolazione indigena del villaggio di Kumarakapay, al confine tra Venezuela e Brasile, ha sequestrato un generale della guardia nazionale venezuelana, José Miguel Montoya.

Il militare, come riferisce il deputato Americo De Grazia, è ritenuto responsabile dell'azione che ha provocato la morte di 2 persone.

Alle 6.30 di ieri, un convoglio militare ha raggiunto una sorta di checkpoint creato dalla popolazione indigena Pemon nel villaggio, lungo la principale strada che nella regione collega Venezuela e Brasile. L'arteria è determinante per il passaggio degli aiuti umanitari che vengono raccolti in territorio brasiliano. Quando i civili hanno cercato di bloccare la colonna, i militari hanno aperto il fuoco.

IL LIVE - Intanto a Cucuta, città colombiana al confine venezuelano, si è tenuto il concerto "Venezuela Aid Live", organizzato dal miliardario Richard Branson, per raccogliere 100 milioni di dollari di fondi in 60 giorni per gli aiuti umanitari ai venezuelani.

Tra gli applausi di migliaia di persone, anche Juan Guaidò è salito - a sorpresa - sul palco.

Il presidente autoproclamato del Paese è comparso ai piedi del palcoscenico eretto sul versante colombiano del ponte di Las Tienditas, in compagnia dei presidenti di Colombia, Ivan Duque: Paraguay, Mario Abdo Benitez e Cile, Sebastian Pinera.

Non si sa come Guaidò, partito ieri da Caracas in un convoglio di deputati e dirigenti oppositori, sia riuscito ad attraversare la frontiera dopo il blocco imposto da Maduro.

(Unioneonline/s.a.)
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