"C'è una tendenza a sottovalutare la minaccia di una guerra nucleare. Stiamo assistendo al collasso del sistema internazionale per il contenimento degli armamenti, non dimentichiamo che una guerra nucleare può portare alla morte della civiltà e del nostro pianeta. Ma oggi il pericolo viene oscurato, sembra ritenuto impossibile o non così importante".

Così Vladimir Putin mette in guardia dalla corsa agli armamenti e dalla possibilità che scoppi una guerra nucleare. "La Russia - spiega - dovrà prendere misure a tutela della propria sicurezza nel momento in cui gli Usa usciranno dall'Inf, come annunciato da Trump".

Un evento, più che una semplice conferenza stampa di fine anno quella del presidente russo.

Il numero di giornalisti accreditati è da far rabbrividire: sono ben 1700, ha reso noto l'agenzia Interfax

Temi all'ordine del giorno, oltre alla situazione internazionale, sono anche quelli economici, con il Cremlino che ha intenzione di innalzare di cinque anni l'età pensionabile.

La conferenza stampa si tiene nel Centro del commercio internazionale di Mosca.

È dal 2001 che Putin rinnova questa tradizione. Le conferenze stampa sono lunghissime, si prevede che quella odierna duri almeno quattro ore. Il record di durata si è registrato nel 2008, quando in 4 ore e 40 minuti il presidente ha risposto a ben 106 domande.

Putin ha parlato anche di Siria: "Sono d'accordo con Trump per quanto riguarda la vittoria sullo Stato Islamico, abbiamo inferto pesanti sconfitte all'Isis in Siria. Tuttavia non ho ancora visto alcun segno del ritiro delle truppe statunitensi, ma ammetto che è possibile. La decisione di ritirare i loro militari è giusta".

(Unioneonline/L)
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