Arriva anche in Italia la prima ondata di profughi dall’Ucraina in bus, con i pulmini e le auto private, alcuni in aereo. Sono centinaia di persone, soprattutto donne, anziani, bambini.

L'Italia, ha assicurato il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, è pronta a fare la sua parte: "Per me la solidarietà è stato sempre un punto fermo della nostra agenda europea e a maggior ragione ora daremo la massima solidarietà a un popolo che sta soffrendo. L'Italia sarà tra i Paesi" ad applicare questo principio "anche con redistribuzione sui nostri territori", ha detto la titolare del Viminale a margine del Consiglio Affari Interni a Bruxelles.

E i ministri per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti e degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio hanno intanto annunciato di essere impegnati per "attivare corridoi speciali per i minori orfani, perché al più presto ed in sicurezza possano raggiungere il nostro Paese".

In Trentino già sabato sono arrivate sei persone, due famiglie, e in giornata ne sono arrivate altre. Stamattina a Trieste è transitato un autobus con targa ucraina, con una cinquantina di persone a bordo, donne e bambini e due uomini, di cui uno è l'autista. Ad attendere il bus, le forze dell'ordine, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, che hanno effettuato controlli.

Sono diretti tutti a casa di amici o di conoscenti, prevalentemente al Nord tra Brescia, Vicenza e Milano. Sul parabrezza, la scritta “Cherkasy -Genova, attraverso Kyiv, Zhytomyr, Rivne, Ternopil, Lviv”. Qualcuno è diretto anche a Roma.

Ieri un altro bus ha raggiunto Piacenza e ha lasciato scendere vicino all'autostrada una quarantina di donne, con bambini tra cui uno di nove mesi. Questo pullman avrebbe superato il confine tra Ucraina e Polonia, impiegando 10 ore e chi ha viaggiato ha pagato 250 euro a testa. 

IN EUROPA – Tutta l'Europa deve prepararsi all'arrivo di un'ondata di profughi senza precedenti dall'Ucraina, un gigantesco esodo che potrebbe riguardare "oltre 7 milioni di persone". A lanciare l'allarme è Bruxelles, dove si sono riuniti in un consiglio straordinario i ministri degli Affari interni della Ue. Il timore è che l'emergenza rifugiati di queste ore si trasformi in una vera e propria crisi umanitaria nel cuore del Vecchio Continente.

Per questo si lavora a un piano che dovrebbe prevedere per la prima volta l'applicazione della direttiva Ue sulla protezione temporanea dei migranti, ideata proprio per affrontare i casi di afflusso massiccio di sfollati. Una normativa che comunque non contempla quote obbligatorie per la redistribuzione dei rifugiati, ma introduce un sistema di distribuzione su base volontaria.

Secondo le stime dell'agenzia per i rifugiati della Nazioni Unite (Unhcr), sono almeno 400mila le persone che dall'inizio dell'invasione russa hanno già varcato il confine occidentale dell'Ucraina, entrando in Polonia, Ungheria, Romania e Slovacchia. Altri hanno raggiunto la Moldavia. La maggior parte sono donne, anziani e bambini, con gli uomini tra i 18 e i 60 anni che restano in Ucraina impegnati nella resistenza, dopo la dichiarazione dello stato di mobilitazione generale da parte del governo di Kiev. Ma l'esodo verso i Paesi dell'Unione europea, ha spiegato la commissaria Ue agli Affari interni, Ylva Johansson, è solo all'inizio, col flusso destinato a crescere vertiginosamente col deteriorarsi della situazione. 

(Unioneonline/D)

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