Sedicesimo giorno di guerra in Ucraina, e come ha confermato Dmytro Kuleba, finora i colloqui con la Russia “hanno prodotto progressi zero”, anche se Kiev si dice “disponibile” a fare un compromesso accettando uno status neutrale del Paese in cambio di garanzie sulla sicurezza.

Sono arrivati intanto i primi bombardamenti in città sino ad oggi non colpite dalle forze russe.

Esplosioni a Lutsk, nel nord-ovest del Paese, e a Dnipro, città dell’entroterra situata sul fiume Dnepr. A Lutsk – 150 km a nord di Leopoli, dove si sono trasferite molte ambasciate occidentali - preso di mira un aeroporto al momento “fuori servizio”, colpita anche una fabbrica, unico luogo in cui è possibile riparare alcuni motori di aerei da combattimento.

A Dnipro, i media ucraini hanno parlato di tre esplosioni, di cui una avrebbe colpito una fabbrica di scarpe di due piani. Le altre due esplosioni hanno colpito un asilo nido e un condominio, secondo i rapporti diffusi dalla Bbc. Primi attacchi anche a Ivano-Frankovosk, a sud-ovest del Paese.

E mentre Kiev si prepara all’assalto russo, dato come sempre più imminente, la situazione più drammatica si registra sempre a Mariupol, dove sono 1.207 i corpi rimossi dalle strade della città, secondo quanto affermato dal vicesindaco Serhiy Orlov. ll conto esatto delle vittime non è al momento possibile: gli obitori della città sono pieni e si è iniziato a seppellire i corpi in fosse comuni. Dall’inizio del conflitto secondo informazioni fornite da Kiev sono 78 i bambini ucraini uccisi.

La mappa del conflitto (Ansa)
La mappa del conflitto (Ansa)
La mappa del conflitto (Ansa)

Intanto aumenta la pressione dell’Occidente. La Ue promette nuove sanzioni se Putin non rispetta i corridoi umanitari, mentre Joe Biden ha chiesto la fine delle normali relazioni commerciali con Mosca, aprendo la strada a un aumento dei dazi sulle importazioni russe. 

Ieri nulla di fatto dal vertice in Turchia tra i ministri degli Esteri Lavrov e Kuleba: solo scambi di accuse e nessuna tregua, anche se Mosca e Kiev si dicono pronte a continuare il dialogo e il Cremlino apre a un incontro Putin-Zelensky: “Non è escluso”, fa sapere.

Mentre il presidente ucraino continua ad accusare la Russia “Stato terrorista” e azzarda (“Siamo vicini alla vittoria”), Pechino si dice “profondamente preoccupata per la situazione e spera che la pace possa tornare il prima possibile”. 

“La Cina segue una politica diplomatica pacifica indipendente. E' importante sostenere Ucraina e Russia perché superino le differenze: lavoreremo con la comunità internazionale per evitare l'ulteriore escalation e che la situazione vada del tutto fuori controllo”, afferma il premier Li Keqiang.

Di seguito gli aggiornamenti in diretta (QUI tutti gli articoli sulla crisi ucraina). 

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Ore 20.10 – Gli Usa: “Nessuna indicazione di attacco da Minsk”

"Al momento non ci sono indicazioni che lo stiano facendo". Così il portavoce del Pentagono, John Kirby, risponde a chi gli chiede di un possibile attacco delle forze bielorusse in Ucraina, come ipotizzato da Kiev.

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Ore 19.15 – La Russia blocca l’accesso a Instagram dal 14 marzo

L'accesso a Instagram in Russia sarà definitivamente bloccato a mezzanotte del 14 marzo. Lo annuncia la Tass citando il regolatore russo dei media Roskomnadzor. "Poiché gli utenti attivi di Instagram avranno bisogno di tempo per copiare le proprie foto e video su altri social network, per avvisare i propri contatti e iscritti, Roskomnadzor ha deciso di completare la procedura di blocco dell'accesso a Instagram alle 00 del 14 marzo, concedendo 48 ore di un periodo di transizione".

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Ore 19.10 – L’Ucraina all’Onu: “Fosse comuni come nella Seconda Guerra mondiale”

"Per la prima volta dalla Seconda Guerra mondiale le persone uccise in Ucraina vengono seppellite in fosse comuni". Lo ha detto l'inviato ucraino all'Onu, Sergiy Kyslytsya durante una riunione del Consiglio di Sicurezza.

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Ore 18.50 – La Russia all’Onu con presunte foto dell’ospedale di Mariupol “intatto”

L'inviato russo all'Onu, Vasily Nebenzya, ha mostrato alla riunione del Consiglio di sicurezza delle presunte foto dell'ospedale pediatrico di Mariupol. "Non è stato distrutto, vedete? Vi sembra distrutto? Vi sembra un edificio colpito da bombe a grappolo?". E poi ha mostrato una foto della donna incinta ferita insistendo che si tratta di una "foto falsa" costruita ad arte da una fashion blogger. "Questa è sporca propaganda di cui siamo stufi".

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Ore 18.08 – Kiev, “la Bielorussia potrebbe invaderci stasera"

La Bielorussia potrebbe attaccare l'Ucraina oggi. Lo annuncia il Centro ucraino per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni, spiegando che "secondo i dati preliminari, le truppe bielorusse potrebbero essere coinvolte nell'invasione l'11 marzo alle 21". Secondo Kiev l'invasione sarebbe la risposta di Minsk al presunto raid aereo partito dall'Ucraina e che, secondo l’Ucraina, sarebbe stato pianificato dalla Russia. Il ministero della Difesa bielorusso ha già smentito l'attacco con un comunicato ufficiale.

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Ore 18 – L’Onu denuncia: “I russi usano bombe a grappolo”

L'Ufficio dell'Alto Commissario Onu per i diritti umani ha ricevuto rapporti credibili sull'uso di bombe a grappolo da parte delle forze russe anche nelle aree popolate dell'Ucraina. Lo afferma Rosemary Di Carlo, sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari politici, citata dal Guardian. Gli attacchi indiscriminati, compresi quelli che utilizzano bombe a grappolo, sono vietati dal diritto umanitario internazionale. Anche gli attacchi diretti contro civili, così come i bombardamenti aerei nelle città e nei villaggi, sono proibiti dal diritto internazionale e possono costituire crimini di guerra.

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Ore 17.30 – Media: i russi hanno rapito il sindaco di Melitopol

Un gruppo russo, composto da una decina di persone, ha rapito il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, "portandolo via con un sacchetto di plastica in testa". Lo ha riferito una fonte del Ministero degli affari interni ucraini sul canale Telegram. Fedorov - secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian - si era rifiutato di collaborare con i russi, mantenendo la bandiera ucraina sul municipio della città occupata.

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Ore 17 – “A Mariupol quasi 1.600 morti da inizio assedio”

Quasi 1.600 persone sono state uccise a Mariupol dall'inizio dell'invasione. Lo annuncia il municipio cittadino sul proprio profilo Telegram: "1.582 pacifici residenti di Mariupol sono stati uccisi dalle forze di occupazione russe in 12 giorni di blocco della città e bombardamenti spietati dei quartieri residenziali. Ogni occupante - si legge - brucerà all'inferno. Non dimenticheremo e non perdoneremo mai questo crimine contro l'umanità, contro l'Ucraina, contro Mariupol". 

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Ore 16.40 – Gli Usa revocano a Mosca i privilegi commerciali

Il presidente degli Stati Uniti ha deciso di revocare alla Russia la clausola di nazione più favorita, mettendo di fatto fine a rapporti commerciali normali e aprendo a dazi pesanti sui prodotti Made in Russia. Lo annuncia Joe Biden. "Il mondo libero si è unito contro Putin", ha aggiunto, mettendo anche al bando "pesce, alcolici e diamanti" da Mosca. "Se userà armi chimiche, Mosca pagherà un alto prezzo", ma uno scontro diretto tra Nato e Russia provocherebbe la "terza guerra mondiale". 

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Ore 16.15 – Scholz: “Non fermeremo le importazioni di energia”

"Non fermeremo le importazioni che abbiamo nel campo dell'energia in Europa, ma quello che faremo è uscire da questa dipendenza". Lo dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz in conferenza stampa a Versailles. "L'Europa non può prendere le stesse misure" di Usa e Canada, spiega Scholz, aggiungendo che l'Ue intende continuare "a spingere su sanzioni che hanno un impatto diretto sulle opportunità di sviluppo economico della Russia, incluse quelle finanziarie".

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Ore 16 - Mosca: “Mariupol completamente circondata”

La città di Mariupol è completamente bloccata e circondata dalle forze russe. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, secondo cui "tutti i ponti sono stati distrutti e le strade minate dai nazionalisti" ucraini.

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Ore 15.10 – Nuovo allarme Usa per Chernobyl: “Russi preparano attacco terroristico”

Il Governo ucraino ritiene che il presidente russo Vladimir Putin abbia "ordinato la preparazione di un attacco terroristico" nel sito della centrale nucleare di Chernobyl. Lo scrive il New York Times citando i ministeri della Difesa e dell'Intelligence ucraini, e spiegando di non avere conferme sul campo.

Il Nyt cita un comunicato dei ministeri, secondo cui si tratterebbe di un'operazione 'false flag': le forze di occupazione russe - dice la nota - "cercheranno di causare una catastrofe alla centrale nucleare di Chernobyl controllata dalla Russia, per poi accusare l'Ucraina del disastro".

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Ore 14.45 – Zelensky: “Deluso da leader Ue, facciano di più per il nostro ingresso”

"Ieri c'è stato un incontro molto importante dei leader Ue. Sappiamo cosa hanno detto, chi è intervenuto, chi ci ha sostenuto, chi è stato in silenzio e chi ha cercato di rendere la formulazione insufficiente per l'Ucraina: abbiamo bisogno di più forza. Non è quello che ci aspettiamo". Lo ha detto il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky commentando - riporta l'agenzia Unian - il Vertice Ue a Versailles.

"Le decisioni dei politici devono coincidere con l'umore dei loro popoli tra i quali c'è molto sostegno: almeno il 60% degli europei è a favore. L'Ue deve fare di più per noi. Ce lo aspettiamo", ha aggiunto.

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Ore 14.15 – “Fuori servizio” l’aeroporto di Lutsk

L'aeroporto militare di Lutsk, che si trova nel nord-ovest dell'Ucraina, a una novantina di chilometri dalla frontiera con la Polonia, è "fuori servizio". Lo ha riferito il ministero della Difesa russo. L'aeroporto è stato colpito oggi da tre missili. Fuori servizio anche l'aeroporto di Ivano-Frankivisk.

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Ore 14 – “78 bimbi uccisi dall’inizio della guerra”

Sono almeno 78 i bambini uccisi in Ucraina dall'invasione russa del 24 febbraio, secondo il difensore civico ucraino per i diritti umani Lyudmyla Denisova. Lo riporta il Guardian precisando che non è in grado di verificare questa notizia idipendentemente.

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Ore 13.50 – Oms a Kiev: "Distruggere agenti patogeni nei laboratori”

L'Oms ha raccomandato all'Ucraina di distruggere gli agenti patogeni ad alto rischio nei laboratori sanitari per prevenire potenziali fuoriuscite. Lo riferisce la Cnn.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha "fortemente raccomandato" al Ministero della Salute in Ucraina di distruggere in sicurezza "agenti patogeni ad alta minaccia" che potrebbero essere ospitati nei laboratori di salute pubblica del paese al fine di prevenire "eventuali fuoriuscite. L'Oms ha anche incoraggiato "lo smaltimento sicuro e protetto di qualsiasi agente patogeno" e si è messa a disposizione per assistere se necessario e ove possibile.

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Ore 13.15 – Zelensky: “Siamo sulla strada per la vittoria”

“Abbiamo già raggiunto una svolta strategica. Siamo già sulla strada per la vittoria”. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio pubblicato sul proprio profilo Telegram, in cui tra le altre cose dice che “Putin la pagherà per le vittime civili” che ha causato in Ucraina.

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Ore 13 – Putin: “Progressi nei colloqui”

"Ci sono alcuni progressi nei colloqui russo-ucraini che si svolgono praticamente ogni giorno". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin incontrando il leader bielorusso Lukashenko, secondo quanto riferisce la Tass: "C’è stato qualche sviluppo positivo".

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Ore 12.20 – Londra: “Presto nuova offensiva contro Kiev”

"La Russia sta ripristinando e riposizionando le sue forze in campo per una nuova offensiva nei prossimi giorni. Questo probabilmente includerà anche operazioni contro la capitale Kiev". Lo scrive il servizio di intelligence del ministero della Difesa britannico sul proprio profilo Twitter aggiornando sulla situazione della crisi in Ucraina. "Le forze di terra russe - si legge ancora - continuano a fare progressi limitati. Persistono problemi logistici che hanno ostacolato l'avanzata russa, così come la forte resistenza ucraina".

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Ore 12.05 – Stoltenberg: “Nato non vuole una guerra con la Russia”

La Nato non vuole una guerra con la Russia nè un'estensione del conflitto al di là dell'Ucraina. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un'intervista all'agenzia Afp in occasione della sua partecipazione al Forum diplomatico di Antalya, in Turchia. Per Stoltenberg una no-fly zone sull'Ucraina porterebbe con molta probabilità a un conflitto diretto tra la Russia e la Nato.

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Ore 11.45 – Mosca: “Non prevista chiusura confini occidentali”

I piani per rinforzare la sicurezza nelle frontiere occidentali della Russia non prevedono la chiusura dei confini. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.

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Ore 11.30 – Cremlino “non esclude incontro Putin-Zelensky”

"Nessuno esclude" un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky, i quali "si dovrebbero incontrare per ottenere qualche risultato": lo afferma il Cremlino, citato dalla Tass.

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Ore 11.15 – Truppe russe sempre più vicine a Kiev

Gli attacchi russi hanno colpito obiettivi civili a Dnipro, nell'Ucraina centrale, mentre le truppe di Mosca si avvicinano a Kiev, dove i funzionari sostengono che la capitale si sta trasformando in una "fortezza".

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Ore 10.40 – Ue: “Altri aiuti militari a Kiev”

"L'Ue ha deciso lo stanziamento di altri ulteriori 500 milioni di euro per il sostegno militare all'Ucraina. Raddoppieremo il contributo dell'European Peace Facility". Lo dice l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell entrando al vertice di Versailles.

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Ore 10.30 – Onu: “2,5 milioni di rifugiati”

Sono due milioni e mezzo le persone fuggite dall'Ucraina da quando la Russia ha invaso il paese il 24 febbraio scorso. Lo hanno annunciato le Nazioni Unite. "Due milioni e mezzo di persone sono fuggite dall'Ucraina, inclusi 116.000 cittadini di paesi terzi", lo ha scritto su Twitter Paul Dillon, portavoce dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite.

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Ore 10.10 – Kiev: “Uccisi 12mila soldati russi”

L'Ucraina afferma di aver aver ucciso all'incirca 12.000 soldati russi dall'inizio della guerra, secondo una stima del Kyiv Independent, che precisa comunque che la cifra va verificata.

Il "bollettino" di Kiev aggiunge che sono stati abbattuti 57 aerei e 83 elicotteri militari russi, distrutti 353 carri armati, 125 pezzi d'artiglieria, 1.165 mezzi blindati e trasporto truppe, 58 lanciatori di razzi multipli, 2 imbarcazioni, 558 veicoli militari, 60 autocisterne di carburante, 7 droni e 31 batteria antiaeree, si legge su un tweet del Kyiv Independent.

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Ore 10 – “Controlli stringenti sulle aziende che lasciano la Russia”

La Procura generale russa ha annunciato controlli più stringenti sulle aziende straniere che stanno lasciando il Paese in seguito all'invasione dell'Ucraina. "I procuratori hanno ordinato controlli più stringenti sul rispetto delle leggi sul lavoro, i contratti di impiego, le procedure sul pagamento dei salari", afferma un comunicato della Procura generale, promettendo "ferma repressione" di ogni tentativo delle aziende di "non rispettare unilateralmente i propri obblighi". Molte società internazionali hanno annunciato la sospensione delle proprie attività in Russia, tra le quali Coca-Cola, H&M, McDonald's, Ikea, Shell e BP.

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Ore 9.40 – Chernihiv senza acqua dopo i raid notturni

Raid della scorsa notte hanno provocato l'interruzione della distribuzione dell'acqua corrente nella cittadina ucraina di Chernihiv. Lo fa sapere - citata da Bbc - la compagnia dell'acqua, Chernihivvodokanal, che aggiunge che si sta cercando di riparare i danni.

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Ore 9.20 – Raid su Lutsk, almeno due morti e sei feriti

Almeno due persone sono rimaste uccise e altre sei ferite nel raid missilistico russo sulla città di Lutsk, nell'Ucraina occidentale, secondo il presidente della locale amministrazione regionale, Yuriy Pohulyayko, secondo il quale le vittime sono soldati ucraini. Poco prima il sindaco di Lutsk aveva parlato di un morto.

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Ore 8.25 – Donbass, filorussi conquistano Volnovakha

In Ucraina le milizie filorusse del Donbass rivendicano di avere conquistato Volnovakha, cittadina strategica a nord della città assediata di Mariupol. Lo afferma il ministero della Difesa russo, citato dalla Bbc.

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Ore 8.10 – Più di 220mila persone evacuate verso la Russia dall’Ucraina

Oltre 220 mila persone sono state evacuate verso la Russia dal Donbass e dal resto dell'Ucraina, secondo quanto rende noto l'agenzia Tass, citando diverse agenzie di sicurezza regionali. "Ad oggi - ha precisato - circa 222 mila persone hanno attraversato il confine russo. Tra loro, 50 mila bambini".

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Ore 8 – Primi attacchi anche a Ivano-Frankovosk

Esplosioni di missili e di cannonate sono segnalate nella città di Ivano-Frankovsk, nel sud-ovest dell'Ucraina. Si tratta della terza località dell'ovest dell'Ucraina, quindi lontano dalle aree di guerra fino a questo momento, dopo Lutsk e Dnipro. Ivano-Frankovsk si trova a un centinaio di chilometri a sud di Leopoli.

Mosca intanto ha confermato dal canto suo i bombardamenti a Lutsk e a Ivano-Frankovsk, affermando che si tratta di "attacchi (missilistici) di lungo raggio ed alta precisione contro altrettanti piccoli aeroporti.

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Ore 7.30 – Kiev conferma: “A Dnipro colpiti un nido e un condominio”

I servizi di emergenza statali ucraini (Ses) a Dnipro hanno confermato che tre attacchi aerei stamane hanno colpito un asilo nido e un condominio, e una persona è rimasta uccisa. Lo riporta la Bbc.

"Intorno alle 6.10 ci sono stati tre attacchi aerei in città, che hanno colpito un asilo nido e un condominio", hanno riferito. Colpita anche una fabbrica di scarpe, che è in fiamme. 

(Unioneonline)

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