Aggressione all’ombra del terrorismo a Bruxelles. Due poliziotti sono stati presi di mira da un uomo armato di coltello: uno è morto, l’altro è rimasto ferito.

È accaduto nel quartiere di Schaerbeek, nei dintorni della Gare du Nord.

Il responsabile è stato bloccato da un terzo agente e, secondo quanto hanno riferito i testimoni, prima di entrare in azione avrebbe urlato “Allah Akbar” (“Dio è grande”). Il suo nome sarebbe inserito nella lista dei “potenziali estremisti violenti”, scrivono i media locali.

La procura di Bruxelles non ha ufficialmente confermato di aver avviato un’indagine per terrorismo.

Di Y.M., 31 anni, si sa che qualche ora prima dell’episodio aveva gridato frasi di minacce al commissariato di Evere, quartiere non lontano dal luogo dell'omicidio.

La capitale quindi fa di nuovo i conti con la paura e non è estranea a episodi simili.

In questa città è nato Salah Abdeslam, uno dei membri del commando dell'Isis dell'attentato del Bataclan a Parigi, ed è stato arrestato nel quartiere di Molenbeek. In passato anche il triplice attacco, rivendicato dallo Stato islamico: due all'aeroporto di Zaventem, uno alla stazione della metropolitana di Maalbeek. I morti furono 35, inclusi i 3 attentatori kamikaze.

(Unioneonline/s.s.)

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