Quattro giovani italiane sono bloccate in Perù, sconvolto da giorni da scontri tra la polizia e i sostenitori dell’ex presidente Pedro Castillo, incarcerato per ribellione dopo il tentativo di sciogliere il parlamento e sostituito ad interim da Dina Boluarte, l’ex vice di Castillo che quest’ultimo ritiene una «usurpatrice».

Le giovani, in Sudamerica per turismo, sono rimaste “intrappolate” su un bus, sulla strada che dal Perù, dove è stato proclamato lo stato d’emergenza, conduce verso la Bolivia, precisamente nel villaggio di Checacupe. La strada in questione è bloccata per centinaia di chilometri, proprio a causa delle proteste. 

Poi, dopo l’intervento dell’ambasciata italiana a Lima le giovani, tre romagnole e una di Firenze, sono state trasferite in un ostello.

«Stavamo andando in Bolivia dal Perù e ci siamo ritrovati davanti a un muro di terra e a manifestanti di paesini dove parlano ancora la lingua antica peruviana», hanno raccontato su Instagram.

«Abbiamo provato a dialogare con i manifestanti ma non si smuovono. Molte persone non hanno più soldi! C'è chi lascia i soldi nel bagno per chi ne ha bisogno. Dormiamo in autobus», avevano scritto ancora su Instagram le giovani prima dell'intervento dell’ambasciata. 

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata