Non ci saranno più esenzioni fiscali per i pensionati stranieri che si trasferiscono in Portogallo.

Il Paese ha annunciato che l'anno prossimo finirà il regime fiscale speciale per residenti stranieri "non abituali", vale a dire tutte quelle agevolazioni garantite finora agli stranieri, pensionati o professionisti in ambiti professionali ritenuti di particolare importanza, che scelgono il Paese come loro area di residenza.

Lo ha detto lo stesso primo ministro, il socialista António Costa, in un'intervista rilasciata al canale televisivo Cnn Portugal. «Mantenere in futuro le esenzioni equivarrebbe a prolungare una misura di ingiustizia fiscale ingiustificata e sarebbe un modo indiretto per continuare ad aumentare i prezzi nel mercato immobiliare» ha dichiarato.

La legge attualmente prevede un'imposta del 20% per professionisti qualificati e nomadi digitali, e del 10% per i pensionati. Questi ultimi fino al 2020 godevano di un'esenzione totale dal pagamento di imposte, un regime fiscale di cui avevano beneficiato molti cittadini stranieri, non solo europei, e gli stessi emigranti portoghesi che ricevevano una pensione dall'estero. Chi già gode di queste agevolazioni potrà continuare a farlo per tutta la durata prevista per legge, ossia 10 anni.

Questa capacità di attrazione di stranieri benestanti fin dal 2009, anno in cui la prima versione della misura era entrata in vigore, veniva considerata una delle cause dell'aumento dei prezzi degli immobili nelle grandi città, che oggi provoca sempre più malcontento. Non a caso Costa, nella stessa intervista, ha annunciato anche un nuovo blocco dell'aumento degli affitti. Per l'anno in corso il limite era stato fissato al 2%. L'anno prossimo, ha detto il premier, non dovrebbe essere necessario ripetere lo stesso provvedimento, comunque il governo ne sta discutendo con le associazioni di inquilini e proprietari.

(Unioneonline/D)

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