I podisti sardi che partecipavano alla maratona di Boston sono Franco Pomata, 52 anni, di Carbonia, l'amico Paolo Fanari, entrambi della società "Zitto e corri", Giovanni Antonio Cecconello, geometra 50enne di Alghero, Remo Zanda, 40 anni ed Elisabetta Porcu, 42, entrambi di Sassari.

Gli utenti di unionesarda.it segnalano anche la partecipazione di un sesto maratoneta sardo, ma residente in California, si tratta di Stefano Cois, originario di Seui.

LA TESTIMONIANZA - Giovanni Antonio Cecconello, ex consigliere comunale di Alghero, era a soli 150 metri dal traguardo quando è esploso il primo dei due ordigni che ha trasformato la maratona di Boston in una tragedia: "Ho visto cadere un primo podista. Si è rialzato subito. Ne è caduto un altro che è rimasto a terra, sull'asfalto. Ero troppo stanco per capire subito cosa stesse accadendo". L'intervista completa, a cura di Virginia Devoto, in onda sul tg di Videolina

"STIAMO BENE" - Ieri il primo post su Facebook per tranquilizzare familiari e amici è stato di Franco Pomata: "Se sentite le notizie da Boston volevamo tranquillizzare tutti io e Paolo (Fanari, ndr.) siamo in hotel". Poi ancora: "Volevo parlarvi della gara, della festa, delle persone lungo il percorso, dopo quello che ho visto non posso". Al tg di Videolina, Pomata aggiunge: "Ho tagliato il traguardo 20 minuti prima dell'esplosione, ma ho temuto per il mio amico Paolo Fanari che invece mi aspettava all'arrivo". E conclude: "E' stata una circostanza fortunata: al momento dell'esplosione eravamo già nelle vicinanze del nostro albergo".

IL MEDICO SPORTIVO - Francesco Ferraro, medico della società "Zitto e Corri" di cui fanno parte Franco Pomata e Paolo Fanari, riferisce quanto raccontatogli dai due atleti subito dopo l'esplosione. "Il primo a contattarmi è stato Paolo Fanari, è infortunato e non ha partecipato alla gara, Mi ha assicurato che stavano bene. Ho sentito anche Franco Pomata. Quando c'è stata l'esplosione aveva già tagliato il traguardo. Entrambi erano già in albergo".
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