È di 43 vittime il bilancio, ancora provvisorio, degli incendi che stanno devastando Portogallo e la regione spagnola della Galizia. Tra loro anche un neonato, con pochi mesi di vita.

Altre 63 persone sono rimaste ferite, 13 delle quali sono in gravi condizioni.

Secondo le autorità locali, ad appiccare i roghi sarebbero stati dei piromani, ma le fiamme sarebbero state alimentate - oltre che dalle temperature superiori ai 30 gradi - dal forte vento provocato dal passaggio dell'uragano Ophelia, proveniente dall'Oceano Atlantico e che poi si è diretto verso l'Irlanda, dove ha causato la morte di tre persone.

Inoltre, nel Paese oltre 360mila persone rimaste senza elettricità.

Il passaggio dell'uragano si è fatto sentire anche in Inghilterra, dove ha colorato di arancione il cielo delle principali città, tra cui Londra, Manchester e Liverpool.

Inoltre alcuni voli diretti agli aeroporti britannici hanno cambiato il loro piano di volo a causa di odori insoliti registrati a bordo, che si ipotizza siano stati causati da Ophelia.

In particolare, i dipendenti di Easy Jet hanno reso noto che due voli della compagnia aerea sono stati dirottati e altri due hanno anticipato l'atterraggio per precauzione. Episodi simili sono stati riportati da British Airways, che però non ha modificato i suoi piani di volo.

Secondo gli esperti di meteorologia, dietro a questi fenomeni atmosferici ci sarebbe il pulviscolo del deserto del Sahara intercettato da Ophelia durante il suo tragitto, ma anche la cenere e i detriti polverizzati raccolti dall'uragano al passaggio sul Portogallo in fiamme.

Anche alcune linee ferroviarie hanno riportato ritardi sia in Scozia sia nel nord-est dell'Inghilterra, dovuti soprattutto alla caduta di alberi che bloccano i binari: lo stesso è avvenuto in alcune strade del Galles. In Irlanda.

(Redazione Online/F)

GLI INCOSCIENTI CHE SFIDANO OPHELIA:

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