Niente libertà vigilata e l’assassino di Robert Kennedy resta quindi in carcere. La decisione, presa dal governatore della California Gavin Newsom, riguarda Sirhan Sirhan, il 77enne giordano di origine palestinese condannato per l’omicidio del fratello di Jfk avvenuto nel marzo del 1968 a Los Angeles, nella cucina dell’hotel Ambassador.  

Recluso da 53 anni, inizialmente la sentenza emessa era quella della pena di morte, tramutata in ergastolo nel 1972 a seguito della dichiarazione di incostituzionalità della pena capitale da parte della Corte Suprema della California.

"Dopo decenni di reclusione - scrive il governatore motivando la sua decisione - il detenuto ha fallito nell'affrontare le mancanze che lo hanno portato ad assassinare il senatore Kennedy. Al signor Sirhan manca quel discernimento che potrebbe evitargli di compiere lo stesso tipo di azioni pericolose del passato".

(Unioneonline/s.s.)

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