Momenti di paura nel pomeriggio di ieri a New York, quando un'auto ha investito alcuni manifestanti che a Manhattan partecipavano a una protesta organizzata dal movimento Black Lives Matter.

Almeno sei i feriti trasportati d'urgenza in ospedale, anche se nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita.

La guidatrice, una donna di 52 anni, è stata arrestata e interrogata insieme alla figlia 29enne che era con lei in auto.

Il timore delle autorità è stato subito quello di un'azione premeditata a sfondo razziale: gli uomini del Dipartimento di polizia di New York hanno spiegato che le indagini sono in corso e al momento non sia chiara quale sia stata la causa dell'episodio.

I testimoni raccontano come una Bmw nera sia stata bloccata ad un incrocio dai manifestanti che protestavano nel mezzo della strada in maniera pacifica, nel quartiere di Murray Hill, nella East Side di Midtown Manhattan.

La donna alla guida avrebbe quindi raccontato di essere stata circondata e che qualcuno avrebbe cominciato a colpire la sua auto.

A quel punto avrebbe premuto improvvisamente l'acceleratore travolgendo le persone che si trovavano davanti e i passanti che stavano attraversando la strada.

Le conseguenze del gesto, hanno spiegato i soccorritori, potevano essere molto più gravi e pesanti.

Sono seguite scene di caos e di panico, con gente che urlava e fuggiva, qualcuno per paura di un attentato.

Alla fine la corsa dell'auto, con il parabrezza sfondato da una delle persone travolte, è finita un isolato più avanti con l'arrivo della polizia.

Saranno ora gli investigatori a stabilire se dietro all'incidente ci siano o meno motivazioni razziali.

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata