Il suo piano per occupare l’intero territorio della Striscia di Gaza non piace a nessuno, protestano le famiglie degli ostaggi ed è contrario persino l’esercito. Ma Benjamin Netanyahu tira dritto e in un’intervista rilasciata a Fox News e mandata in onda poco prima della riunione del Consiglio di Sicurezza convocata per discutere del piano, conferma l’intenzione di occupare la Striscia.

«Vogliamo assumere il controllo dell’intero territorio, ma non in maniera permanente. Vogliamo avere un perimetro di sicurezza senza governarlo, l’obiettivo è consegnare poi la Striscia alle forze arabe che la governeranno in modo adeguato e non ci minacceranno».

I dettagli della strategia israeliana nell'enclave palestinese saranno definiti nella riunione del Consiglio di Sicurezza.

In un’altra intervista al media indiano in lingua inglese Cnn-News18 ha ribadito che Israele «non annetterà Gaza», ma prevede di trasferirne il controllo a un non meglio specificato «organismo di governo transitorio».

Il capo di stato maggiore durante la riunione del gabinetto di sicurezza sul piano per occupare Gaza sta mettendo in guardia il premier sui rischi, «soprattutto senza una decisione chiara su ciò che verrà dopo, avvertendo che la situazione rischia di complicarsi». Eyal Zamir negli ultimi giorni avrebbe detto ai collaboratori che «la conquista della Striscia trascinerà Israele in un buco nero». Il piano dei generali è diverso e prevede: l'accerchiamento di Gaza city e dei campi centrali per isolare il territorio e confinare i combattimenti. Poi: fuoco massiccio, ingressi truppe mirati, evitare trappole.

E protestano anche le famiglie degli ostaggi, che hanno lanciato un appello chiedendo di fermare quella che definiscono «una decisione catastrofica» e di promuovere un accordo complessivo per la fine della guerra e il ritorno a casa dei loro cari. «Chi amiamo è in pericolo immediato: alcuni rischiano la vita, altri di scomparire per sempre nella terra di Gaza. Anche lo Stato di Israele è in pericolo: rischiamo di perdere i nostri valori morali e la responsabilità reciproca. Unitevi a noi prima che sia troppo tardi», hanno dichiarato. 

(Unioneonline/L)

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