Israele distrugge la marina militare siriana, Erdogan a Meloni: «Un’aggressione»
Il presidente turco: «Questo atteggiamento non contribuisce alla stabilità del Paese». Esecuzioni sommarie contro i fedeli di Assad«Siamo intenzionati a fare tutto il necessario per garantire la nostra sicurezza. In questo contesto, ho autorizzato l'aviazione a bombardare capacità militari strategiche lasciate dall'esercito siriano, affinché non finiscano nelle mani dei jihadisti».
Lo dichiara il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una nota diffusa dal suo ufficio. L'operazione ha danneggiato circa l'80 per cento delle capacità strategiche militari siriane, in particolare della marina, ed è avvenuta dopo anni in cui ha raccolto informazioni: «Si è trattato effettivamente di un attacco pianificato da anni», hanno riferito le fonti militari israeliane a Channel 12.
Parlando dal ministero della Difesa a Tel Aviv, il primo ministro ha aggiunto: «Vogliamo avere relazioni con il nuovo regime siriano. Ma se questo regime permetterà all'Iran di tornare a stabilirsi in Siria, o permetterà il trasferimento di armi iraniane o qualsiasi altra arma a Hezbollah, o se ci attaccherà, risponderemo con forza e gli faremo pagare un prezzo pesante. Ciò che è accaduto al precedente regime accadrà anche a questo». Ciò che sta facendo Israele, ha concluso, «è simile a ciò che fece la Royal Air Force britannica quando bombardò la Marina del regime di Vichy che collaborava con i nazisti, per impedire che finisse proprio nelle mani dei nazisti».
Erdogan: «Un’aggressione»
Il presidente Erdogan ha definito l'avanzata militare di Israele in Siria «un'aggressione» durante una telefonata con la premier Giorgia Meloni, aggiungendo che «questo atteggiamento non contribuisce alla stabilità della Siria e che è imperativo che la Siria venga liberata dagli elementi terroristici». Secondo quanto riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara, Erdogan ha detto che «gli sviluppi recenti hanno mostrato quanto fosse accurata la politica umanitaria e coscienziosa perseguita dalla Turchia», sottolineando «l'importanza di preservare l'integrità territoriale della Siria».
Le esecuzioni
Intanto si diffondono video choc provenienti da varie città siriane che mostrano esecuzioni sommarie condotte da non meglio precisati uomini armati contro presunti autori di massacri di civili compiuti per conto del deposto regime di Bashar al Assad. I video, verificati come autentici e che l'ANSA ha potuto visionare, sono stati girati oggi a Idlib, nella zona di Hama e in quella di Damasco. Mostrano fucilazioni di uomini in ginocchio, spari alla tempia, raffiche di mitra contro corpi a terra. Un filmato mostra i corpi di tre uomini senza vita trascinati da un'auto per le strade di Idlib mentre la folla inferocita prende a calci i corpi straziati.
(Unioneonline)