Anche gli Stati Uniti introducono la possibilità di inserire nel passaporto una X alla voce “genere”, per rappresentare chi non si riconosce nella categoria binaria maschio o femmina.

Il primo passaporto è stato già rilasciato, ma l'opzione dovrebbe essere disponibile per tutti dall'inizio del 2022, sia sui passaporti che sui certificati di nascita degli americani all'estero.

L'inviato diplomatico speciale degli Stati Uniti per i diritti LGBTQ, Jessica Stern, ha parlato di una mossa storica: "Quando una persona ottiene documenti di identità che riflettono la sua vera identità, vive con maggiore dignità e rispetto", ha detto Stern.

Il Dipartimento di Stato non ha diffuso il nome della persona a cui è stato concesso il primo documento con la X: potrebbe essere Dana Zzyym, intersessuale del Colorado protagonista di una battaglia legale con il dipartimento dal 2015. Zzyym aveva scritto "intersex" sopra le caselle contrassegnate con "M" e "F" e per questo il passaporto fu negato.

"Voglio ribadire, in occasione dell'emissione di questo passaporto, l'impegno del Dipartimento di Stato a promuovere la libertà, la dignità e l'eguaglianza di tutte le persone, comprese quelle della comunità Lgbtqi", ha detto il portavoce Ned Price. 

Gli Usa non sono il primo Paese al mondo a fare questa scelta: si uniscono infatti a una piccola lista di Stati tra cui Australia, Nuova Zelanda, Nepal e Canada.

(Unioneonline/D)

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