La Russia ha riconosciuto per la prima volta chiaramente la responsabilità dell'Isis nell'attacco al Crocus City Hall di Mosca,  che ha provocato almeno 144 morti.

«Durante l'indagine (...), è stato accertato che i preparativi, il finanziamento, l'attacco e la ritirata dei terroristi sono stati coordinati via Internet da membri del gruppo del Khorasan», il ramo afghano dell'Isis, ha dichiarato il capo dell'Fsb Alexander Bortnikov, citato dall'agenzia Ria Novosti.  Che fa sapere anche dell’arresto di  20 persone durante le indagini sull’attentato. 

I servizi segreti del Cremlino non escludono il coinvolgimento dell’Ucraina, che dopo la strage era stata indicata come prima responsabile. 

«L'indagine è in corso, ma posso già dire con sicurezza che l'intelligence militare ucraina è stata direttamente coinvolta in quell'attacco», ha aggiunto Il capo dell'Fsbm che ha poi accusato i Paesi della Nato di contribuire al trasferimento di mercenari e terroristi in Ucraina. «Stiamo registrando il massiccio trasferimento in Ucraina di mercenari e militanti di organizzazioni terroristiche internazionali dal Medio Oriente, dal Nord Africa e dall'Afghanistan con l'aiuto dei paesi della Nato». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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