Minaccia Netanyahu: «Chiunque ci attacchi sarà attaccato». Teheran: «Se ci sarà reazione ridurremo Tel Aviv in cenere»
Il ministro degli esteri iraniano: «La nostra operazione è conclusa, ora i sostenitori di Israele hanno la responsabilità di fermare il regime»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il premier Benyamin Netanyahu dopo la pioggia di missili su Israele mette in guardia l'Iran: «Chiunque ci attacchi, noi lo attaccheremo», ha detto in un messaggio video.
«Ci sono persone a Teheran che non lo capiscono. Lo capiranno. Ci atterremo a ciò che abbiamo stabilito: chiunque ci attacchi, noi lo attacchiamo», ha affermato il premier.
Secondo i media americani Israele lancerà entro pochi giorni la "significativa rappresaglia", che potrebbe colpire gli impianti di produzione di petrolio all'interno dell’Iran e altri siti strategici.
Da parte sua il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha precisato: «L'Iran interrompe la sua operazione, ma se Israele intraprende nuove azioni, la nostra risposta sarà più potente». «Ora, i sostenitori di Israele hanno la responsabilità di fermare il regime, invece di perpetrare stupide interferenze», ha aggiunto.
«Siamo stati capaci di distruggere Tel Aviv e Haifa durante i nostri attacchi missilistici di ieri - ha avvertito l'ex comandante della Forza Qods Ahmad Vahidi -, ma se il regime israeliano commette un errore, potremmo cambiare idea e ridurre Tel Aviv in cenere in una notte».
(Unioneonline)