«Speriamo che sul tema dei migranti ci si possa trovare a metà strada per difendere gli interessi di tutte le nazioni». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in visita a Roma. 

«Stiamo lavorando per cercare delle soluzioni e trovare un punto di accordo: sono convinta che arrivare a una soluzione sia prioritario ma penso anche che sia importante dare attenzione alle rivendicazione dei Paesi che sono maggiormente sotto pressione», ha aggiunto Meloni. 

Dal canto proprio, il leader di Berlino ha spiegato: «Le sfide della migrazione e dei rifugiati si possono superare soltanto assieme nell'Unione europea, questo è un principio che condividiamo. Scaricare i problemi sugli altri o puntare l'indice sugli altri sono tentativi destinati a fallire. Dobbiamo fare quanto è necessario. Che Italia debba intraprendere tanti sforzi visti i

tanti immigrati che arrivano in Italia, è evidente, molti richiedenti asilo arrivano anche in Germania. Abbiamo accolto un milione di ucraini e 240mila altri rifugiati che hanno chiesto

asilo».

«Non aiuta - ha aggiunto Scholz - puntare il dito gli uni contro gli altri, dobbiamo cooperare. È molto importante la cooperazione con i Paesi di origine e di transito anche perché abbiamo

bisogno di personale qualificato. Abbiamo accolto 6 milioni di persone dagli anni '40. Sono necessari percorsi comuni di migrazione. È giusto se l'Italia e la Commissione europea sono

attive nel loro contributo alla cooperazione con i Paesi sulle coste africane. Questa è un'ambizione europea».

Il faccia a faccia è stato l’occasione per fare il punto sui rapporti che legano Roma e Berlino: «Vogliamo rafforzare e intensificare il dialogo bilaterale anche grazie al Piano d'Azione Italia-Germania su cui abbiamo sostanzialmente raggiunto l'intesa e che vorremmo adottare nel prossimo vertice intergovernativo che si terrà in Germania entro fine anno», ha sottolineato la premier italiana. 

Massimo accordo sul sostegno a Kiev in funzione anti-russa. «Assieme siamo al fianco dell'Ucraina, che appoggiamo con le armi, con l'addestramento militare e lo faremo fino a quando sarà necessario», ha assicurato Scholz. 

(Unioneonline/l.f.)

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