Dopo l'accordo firmato in Germania tra la cancelliera Merkel e il primo ministro Seehofer e le manovre austriache per la chiusura del Brennero, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - in visita in Estonia - è tornato a parlare del tema dei migranti e delle frontiere.

Dopo l'incontro a Tallinn con la presidente della Repubblica, Kersti Kaljulaid, il capo di Stato ha dichiarato, rispondendo a una domanda in conferenza stampa sulla possibile chiusura dei confini dell'Austria per impedire l'accesso ai migranti: "È poco responsabile mettere a rischio la libertà di movimento degli europei".

Poi ha spiegato: "Vi sono molte cose che contrassegnano l'Ue e la sua storica integrazione ma due ne esprimono appieno l'anima: Erasmus e Schengen".

Il riferimento è al trattato che ha segnato la libera circolazione dei cittadini sul territorio europeo, firmato nel 1985.

A proposito del fenomeno migratore, il presidente della Repubblica ha precisato che gli sbarchi sulle coste italiane sono in diminuzione: "Da metà del 2017 a metà del 2018 gli arrivi attraverso il Mediterraneo in Italia sono diminuiti dell'85%, la pressione si è abbassata e questo dovrebbe consentire a tutti i governi, come loro responsabilità, razionalità senza cedere all'emotività".

(Unioneonline/F)

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