Brenton Tarrant, il suprematista bianco autore della strage di Christchurch, in Nuova Zelanda, dove 50 persone sono state uccise in due moschee, ha dichiarato di volersi difendere da solo in tribunale.

Lo ha annunciato Richard Peters, il legale che sabato ha rappresentato Tarrant alla sua prima comparizione in aula: "Ritengo che il mio ex cliente - ha aggiunto - non sia mentalmente instabile".

La paura è che Tarrant voglia usare la sua prossima comparizione in tribunale per proclamare il suo manifesto ideologico, esattamente come fece uno dei suoi modelli, il norvegese Anders Breivik, che uccise 77 persone nel 2011 a Utoya.

Tarrant comparirà davanti all'Alta corte della Nuova Zelanda il prossimo 5 aprile.

Intanto il governo della Nuova Zelanda ha raggiunto un accordo "in via di principio" per una legge che restringa il diritto di possedere armi. A dichiararlo è la premier Jacinda Ardern: "Ciò significa che a 10 giorni da questo orribile atto di terrorismo annunceremo riforme che, ritengo, renderanno il nostro paese più sicuro".

Il governo, ha detto ancora la Ardern, riesaminerà con attenzione quanto accaduto per vedere in che modo si può agire per prevenire il ripetersi di altri attacchi.

Paese di cacciatori, con una importante lobby a sostegno delle armi, la Nuova Zelanda ha visto fallire diversi tentativi di imporre leggi più restrittive in questo settore.

Attualmente si può possedere un'arma già a 16 anni, 18 se si tratta di armi automatiche in stile militare (Mssa). La licenza viene concessa dopo controlli medici e sulla fedina penale, ma non ci sono limiti al numero di armi che si possono possedere. Solo le Mssa devono essere registrate, ma c'è chi evade quest'obbligo modificando le armi con l'aggiunta di caricatori.

(Unioneonline/D)
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