Un ragazzo ucraino di 17 anni, residente nel distretto di Bucha a nord ovest di Kiev, teatro del violentissimo massacro di civili che ha provocato almeno 420 vittime accertate, è sospettato di tradimento per aver collaborato con l’esercito russo durante l’occupazione.

Ne dà notizia la Procura generale di Kiev sul proprio canale Telegram.

“Un minore residente nella regione di Kiev sarebbe sospettato di tradimento e furto segreto di proprietà altrui ai sensi della legge marziale”, spiega la Procura.

Secondo gli inquirenti, durante l’occupazione temporanea del villaggio nel distretto di Bucha, il ragazzo “si è schierato volontariamente con il nemico”.

Il giovane, spiega la Procura, “ha fornito ai rappresentanti della Federazione Russa informazioni sugli abitanti del villaggio, sui negozi e sulle case in cui potevano essere conservati oggetti di valore, nonché altre informazioni”.

Il tutto in cambio di “ricompense materiali e privilegi”. Inoltre il 17enne, “assieme ai militari delle forze armate russe ha fatto irruzione in una delle case del villaggio, dove hanno segretamente rubato dei beni”. Il giovane rischia fino a dieci anni di carcere.

(Unioneonline/L)

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