Marsiglia, una pista italiana per l'attentato alla stazione
Virano verso l'Italia le indagini sul passato di Ahmed Hanachi, l'uomo che domenica a Marsiglia ha accoltellato a morte due giovani donne vicino alla stazione di Saint-Charles.
In Francia non era mai stato segnalato per legami con gli integralisti islamici, ma di lui si sa che fino a tre anni fa viveva in Italia, ad Aprilia. E per lo stesso centro in provincia di Latina era passato anche Anis Amri, il tunisino, suo connazionale, ucciso a Milano e autore della strage compiuta a Berlino ai mercatini di Natale.
Hanachi, inoltre, nel 2008 aveva sposato un'italiana, dalla quale poi aveva divorziato; faceva lavori saltuari, è finito nei guai con la legge, infine è sparito nel nulla.
Dagli ultimi sviluppi dell'inchiesta, 24 ore prima dell'attacco alla stazione era stato rilasciato dalla polizia di Lione, che lo aveva fermato ritenendolo responsabile di un furto e trovandolo senza permesso di soggiorno.
Il suo "profilo" finora porta quindi a un "criminale comune", come dicono le autorità, più che a un terrorista, per questo continuano gli approfondimenti dopo la rivendicazione dell'Isis che ha parlato di un suo "soldato".
(Redazione Online/s.s.)
IL RILASCIO DOPO IL FERMO:
L'ISIS RIVENDICA:
L'ATTENTATO: