Marsiglia, l'Isis rivendica l'attentato alla stazione di Saint-Charles
Lo Stato islamico ha rivendicato l'attentato avvenuto ieri a Marsiglia e che è costato la vita a due ragazze: attraverso Amaq, l'organo di propaganda, i terroristi dicono di aver messo in atto l'azione attraverso un loro "soldato".
E intanto si delinea con più dettagli quanto accaduto: mancava un quarto d'ora alle 14 quando, alla stazione di Saint-Charles un uomo, coltello da macellaio alla mano, ha tagliato la gola a una 17enne, poi è fuggito, infine è tornato indietro e ha ferito a morte l'altra vittima, una 20enne; secondo alcuni testimoni ha urlato "Allah Akbar".
Un soldato, che si trovava sul posto nell'ambito dell'operazione Sentinelle - che è attiva in tutta la Francia dopo gli attentati iniziati due anni fa - è intervenuto e ha neutralizzato l'assalitore.
Le autorità hanno parlato subito di terrorismo: il killer è un uomo di circa 30 anni, dai tratti somatici nordafricani, già noto alle forze dell'ordine per furto e spaccio; le sue impronte digitali fanno emergere diversi nomi da lui usati.
Le indagini vanno avanti, la rivendicazione dell'Isis deve essere ancora valutata; potrebbe anche trattarsi di un "lupo solitario".
(Redazione Online/s.s.)
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