Gli ultimi difensori di Mariupol, marines e combattenti del reggimento Azov che si sono asserragliati nell’acciaieria Azovstal circondata dai russi, volevano arrendersi ma il governo ucraino non lo ha permesso.

Lo riferisce il ministero della Difesa russo, secondo cui i combattenti, rimasti senza cibo e acqua, circondati dalle forze russe, avrebbero chiesto a Kiev il permesso di arrendersi, che è stato loro negato.

Kiev, fa sapere Ria Novosti citando il ministero della Difesa russo, “ha proibito” i negoziati sulla resa dei militari rimasti nella città portuale, “ordinando ai nazisti del battaglione Azov di sparare a chiunque abbia intenzione di deporre le armi”.

(Unioneonline/L)

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