Diego Armando Maradona «è stato ucciso nell'ambito di un'operazione per porre fine ai simboli dell'Argentina ribelle». È la “rivelazione” del presidente del Venezuela, Nicolas Maduro.

«Ho parlato con Maradona il giorno del suo sessantesimo compleanno, poco prima che morisse, e gli dissi di venire in Venezuela perché ero preoccupato dato che persone molto cattive, fasciste, sapevano che lui era la voce della ribellione popolare e diceva quello che nessuno osava dire in Argentina e nel mondo», ha dichiarato Maduro a proposito del campione del Napoli e della Nazionale Albiceleste, morto nel 2020, in un'intervista diffusa sui canali ufficiali della presidenza.

«Prima hanno distrutto Diego. Poi volevano farla finita con Cristina Kirchner in diretta televisiva. E in seguito, ciò che è andato al potere in Argentina con Javier Milei è il fascismo, il sionismo», ha aggiunto il capo di Stato.

«Il presidente argentino Milei dice che guiderà una crociata affinché il Venezuela venga sanzionato, circondato e sconfitto. Quello che dico io è: guarda quello che è successo a Jair Bolsonaro (ex presidente del Brasile) e Alberto Macri (ex presidente argentino). Chi scherza con il Venezuela finisce male», ha avvertito poi Maduro.

(Unioneonline)

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