Sangue e paura a New York.

Stando alle prime informazioni intorno alle 3 del pomeriggio (le 20 in Italia) un uomo a bordo di un camioncino ha invaso una pista ciclabile a Manhattan, in Chambers Street, all'angolo con West Street.

Quindi sarebbe sceso dal mezzo e con due pistole avrebbe aperto il fuoco su pedoni e ciclisti.

Una versione, però, ancora tutta da verificare.

Si sa però che le vittime sarebbero almeno 8, mentre altri passanti sono stati feriti - si parla di una decina di persone - e trasportati d'urgenza in ospedale. Il sospetto è stato fermato.

La Cnn, ricostruendo l'accaduto, ha parlato apertamente di un attentato terroristico, citando una fonte delle forze dell'ordine.

L'emittente americana ha riferito di un "atto deliberato", ma ha aggiunto che sarebbero stati gli agenti di polizia ad aprire il fuoco contro il sospetto, il quale avrebbe invece avuto con sé una pistola finta e una "sparachiodi", prima di ferirlo all'addome e arrestarlo. L'uomo, secondo altre fonti, avrebbe anche urlato "Allah Akbar" e avrebbe tratti mediorientali.

Sarebbe stato anche trovato addosso all'attentatore, 30 anni circa, un documento della Florida.

L'Fbi intanto ha preso le redini delle indagini.

Il furgoncino (un mezzo preso in affitto), nella sua folle corsa, ha urtato anche uno scuolabus. Un testimone ha detto ad alcuni inviati della Abc che dei corpi giacevano fuori dalla Stuyvesant High School, una delle scuole pubbliche più in vista della città.

Sul caso è intervenuto anche il presidente degli Usa Donald Trump, che sul suo profilo Twitter ha scritto: "A quanto pare si tratta di un altro attacco messo a punto da una persona molto malata e squilibrata".

(Redazione Online/D-m.c.)
© Riproduzione riservata