Sfondano quota 50.000 (52.009 per l'esattezza) i contagi da Covid registrati nel Regno Unito nelle ultime 24 ore, record da luglio quando avevano sfiorato quota 60.000.

A certificarlo i dati ufficiali odierni, che confermano invece come complessivamente resti sotto il livello di guardia il totale dei ricoveri in ospedale, in leggero aumento da 7.900 a 8.100 circa, ma ben lontano dai picchi di 39.000 dei mesi scorsi.

In calo il numero giornaliero di decessi, a quota 115 contro 179 di ieri e grazie all'effetto barriera attribuito al doppio vaccino somministrato finora nel Paese a circa l'80% della popolazione. 

IL PREMIER – "Andiamo avanti col nostro piano", "la cosa più importante che le persone possono fare è sottoporsi alla dose booster di vaccino". Così il premier britannico Boris Johnson in risposta ai diversi appelli da parte delle autorità sanitarie nazionali e del sindacato dei medici che chiedono di passare invece al “piano B” contro il Covid, introducendo in Inghilterra restrizioni dopo l'impennata di contagi.

Johnson ha ammesso che i numeri delle infezioni sono alti ma entro i parametri indicati dalle previsioni fatte sui possibili scenari quando sono state eliminate le restrizioni dal governo. Il premier ha inoltre assicurato che i dati vengono costantemente tenuti sotto controllo, ricordando che il Paese è adesso in una situazione decisamente migliore rispetto a un anno fa.

Nel corso di una funzione religiosa oggi in corso nella cattedrale di Armagh, il primo ministro ha indossato la mascherina per proteggersi dal coronavirus, seguendo così l'invito fatto ieri dal ministro della Sanità, Sajid Javid, che pur non introducendo la copertura facciale obbligatoria nei luoghi affollati e al chiuso (come prevede il piano B) l'ha “caldamente consigliata” ai cittadini in certe situazioni a rischio e ai rappresentanti politici al fine di dare il buon esempio.

(Unioneonline/v.l.)

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