Dal secondo lockdown nazionale in Francia e Regno Unito al confinamento "light" in Germania, ecco la mappa dei Paesi europei con le restrizioni più rigide contro la diffusione del coronavirus.

REGNO UNITO - Boris Johnson ha ceduto e ha annunciato che anche il Regno Unito entrerà in lockdown dal 6 novembre fino al 2 dicembre. La stretta prevede la chiusura di tutti i negozi non essenziali (escluse farmacie, supermercati e poco altro), delle attività ricreative e sociali, di alberghi, ristoranti, pub e caffè salvo che per i servizi di take-away, nonché il ritorno dell'indicazione tassativa di lavorare da casa per chiunque lo possa fare, non uscire se non per le esigenze fondamentali. Vietate inoltre le riunioni in casa fra nuclei familiari diversi.

FRANCIA - Si può uscire solo per andare a lavorare (se non è possibile da casa), per acquistare beni di prima necessità, assistenza medica o esercizio fisico un'ora al giorno. Tutti i negozi non essenziali, ristoranti e bar, sono chiusi (ad eccezione dell'asporto), mentre le scuole e gli asili nido restano aperti. Vietati i contatti sociali.

GERMANIA - Chiudono cinema, teatri, palestre, piscine, oltre a ristoranti e bar, anche qui l'eccezione è il cibo da asporto. Contatti sociali limitati a due nuclei familiari con un massimo di 10 persone. Pernottamenti in hotel per motivi di svago vietati e tutti i viaggi non essenziali fortemente scoraggiati. Scuole e asili aperti. Negozi e parrucchieri aperti. Funzioni religiose e cortei consentiti.

IRLANDA - Lavoro da casa, ove possibile. Riunioni al chiuso non consentite, le persone possono incontrarsi all'aperto con un'altra famiglia. Negozi non essenziali chiusi, scuole e asili aperti.

BELGIO - Chiusura delle attività "non essenziali" e obbligo del telelavoro per le aziende ove possibile. Coprifuoco alle 22. Obbligo di mascherina in tutti i luoghi fuori casa e al lavoro. Palestre, piscine e strutture culturali e ricreative chiuse. Anche bar e ristoranti. Niente eventi pubblici o feste.

OLANDA - Bar, ristoranti e caffetterie possono servire solo da asporto. Tutti i negozi, a parte i supermercati, devono chiudere entro le 20. Si consiglia alle persone di rimanere a casa e lavorare da casa il più possibile. Obbligo di mascherina fuori. Scuole, palestre e piscine aperte.

AUSTRIA - Chiudono ristoranti, alberghi, cinema e teatri, stop ai matrimoni e coprifuoco dalle 20 alle 6. Le scuole restano aperte, come anche i negozi e i parrucchieri.

GRECIA - Nella zona rossa, che comprende anche Atene e Salonicco, coprifuoco notturno e chiusura per un mese di bar, ristoranti, palestre, teatri, cinema. Restano aperti scuole, alberghi, parrucchieri e negozi al dettaglio. Consentiti gli spostamenti tra le regioni.

PORTOGALLO - Da mercoledì prossimo, il 4 novembre, il Portogallo torna ad un lockdown parziale che riguarderà il 70%della sua popolazione. Si potrà uscire per andare a lavorare, dove lo smartworking non sia possibile, e per accompagnare i figli a scuola. Gli esercizi commerciali dovranno chiudere al più tardi alle 22 e le aziende dovranno ricorrere ad orari di lavoro scaglionati.

REPUBBLICA CECA - Primo Paese a imporre un confinamento severo dopo la primavera. Dal 5 ottobre sono chiusi bar, ristoranti, scuole, negozi non essenziali, almeno fino al 3 novembre. Non si può uscire se non per lavoro, visite familiari essenziali, esercizio fisico, acquisto di cibo o medicine.

SPAGNA - Vige lo stato d'emergenza, ma non c'è un regime di lockdown (unico grande paese insieme con l'Italia, per ora). Coprifuoco dalle 23 alle 6 ad eccezione delle Isole Canarie. Incontri pubblici e privati limitati a 6 persone che non vivono insieme. I leader regionali possono modificare l'orario del coprifuoco e possono chiudere i propri confini.

(Unioneonline/D)
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