Prima emozionante apparizione pubblica per lo scrittore dei Versetti Satanici Salman Rushdie, nell’agosto scorso ripetutamente accoltellato sul palco di un festival letterario a Chautauqua nello stato di New York.

«Gli attacchi ai libri, gli attacchi all'insegnamento, gli attacchi alle biblioteche in Florida non sono mai stati più pericolosi, e mai è più importante che ci impegniamo per combatterli», ha detto l’autore anglo-indiano 75enne, apparso a sorpresa al gala del Pen America, l'organizzazione degli scrittori che si batte per la libertà di espressione e i diritti degli autori in tutto il mondo.

Un attacco alle campagne per mettere al bando libri dalle scuole, dopo la candidatura del governatore della Florida Ron De Santis che incombe sulla corsa alla Casa Bianca e le guerre culturali sui libri proibiti.

Nel 1989 Rushdie fu condannato a morte dal regime del leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ruhollah Khomeini. Ad agosto, durante una conferenza, è stato pugnalato 18 volte al collo e al torso. Ferito gravemente, ha perso un occhio.

Tre giorni fa aveva parlato in video ai British Book Awards, ma l'apparizione al Pen ha sorpreso la platea del gala sotto la gigantesca balena imbalsamata all'American Museum of Natural History: non era previsto che l'autore di Figli della Mezzanotte parlasse dal podio.

«Mi sono detto - ha spiegato poi lui stesso al New York Times - che, se c'era un modo giusto per rientrare, era qui. Essere parte del mondo dei libri, della lotta contro la censura e per i diritti umani».

Rushdie, a lungo presidente del Pen, ha dedicato il premio a quanti nove mesi fa lo hanno soccorso: «Ero il bersaglio quel giorno, ma loro sono gli eroi. Il coraggio, quel giorno, è stato il loro e li ringrazio per avermi salvato la vita. Il terrore non deve terrorizzarci. La violenza non ci deve fermare». 

(Unioneonline/D)

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