La studentessa che ha perso il volo Air India: «Troppo traffico, ero furiosa. Poi quella chiamata»
La donna salva dalla strage per la più banale delle motivazioni: è arrivata tardi al gateBhoomi Chauhan (dai social)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Salva per la più banale delle motivazioni: aveva perso il volo, quel Boeing 787 di Air India che da Ahmedabad doveva portarla a Londra, per il troppo traffico.
È la storia di Bhoomi Chauhan, studentessa di 27 anni, sopravvissuta così alla strage. A causa delle «colonne d'auto in fila tra le strade sono arrivata alle 12.20, 10 minuti dopo la chiusura dell'imbarco», ha raccontato alla Bbc. «Mi sono arrabbiata molto e ho lasciato l'aeroporto frustrata. Ero delusa. Così mi sono fermata in un bar a bere un tè e intanto ho cercato di parlare con l'agente di viaggio per ottenere un rimborso del biglietto. Ma poi ho ricevuto una chiamata: mi hanno informata che l'aereo era precipitato. Una mano divina mi ha salvata».
Da quella telefonata ha scoperto che l’aereo su cui avrebbe dovuto essere è precipitato fra le case pochi secondi dopo il decollo in direzione Londra Gatwick, causando la morte di 241 delle 242 persone a bordo e decine di vittime a terra.
Prende piede intanto l'atteso lavoro d'investigatori e periti, indiani e britannici, chiamati a far luce sulle cause del disastro. A dare risposte plausibili su cosa possa essere successo in quei 30 secondi scarsi trascorsi fra il decollo del moderno Dreamliner e lo schianto, sul perché il carrello non sia rientrato, i flap delle ali siano finiti fuori posizione o i motori abbiano perso apparentemente potenza.
Risposte per le quali serve tempo, mentre l'area dell'impatto - dove pezzi dell'aereo sono sparpagliati per qualche centinaio di metri - viene setacciata per recuperare ogni elemento utile. Il ministro dell'Aviazione Civile indiano, Ram Mohan Naidu Kinjarapu, ha confermato il ritrovamento della scatola nera, almeno di una delle due che solitamente sono a bordo: strumenti chiave poiché registrano rispettivamente i dati di volo e le voci dei piloti in cabina.
Nelle indagini sono coinvolti la major americana Boeing e la compagnia di bandiera Air India (controllata dalla mega holding Tata e coinvolta ieri anche nell'atterraggio d'emergenza d'un Airbus A320 appena partito dall'isola thailandese di Phuket verso New Delhi, a causa d'un falso allarme bomba): entrambe inevitabilmente sotto pressione. Il ceo del colosso Usa, Kelly Ortberg, ha assicurato la massima collaborazione, revocando la partecipazione fra una settimana all'air show di Parigi Le Bourget per «concentrare l'attenzione» sull'incidente di Ahmedabad.
Incidente in seguito al quale l'ente di controllo aeronautico indiano (Dgca) ha nel frattempo disposto ispezioni extra a tappeto su tutti i Boeing 787-8 e 787-9 prima dell'autorizzazione a decollare dal Paese: a scopo precauzionale e «fino a nuovo ordine».
(Unioneonline)