«Non c'è alcuna politica della fame a Gaza, e non c'è fame a Gaza». Lo ha detto a Gerusalemme il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, intervenendo ad una conferenza cristiana ospitata dalla consigliera di Donald Trump e dal pastore evangelico Paula White. Lo riporta il Times od Israel.

Israele «ha consentito gli aiuti umanitari per tutta la durata della guerra... Altrimenti non ci sarebbero abitanti di Gaza», ha aggiunto Netanyahu, accusando Hamas di intercettare i rifornimenti e poi «accusare Israele di non fornirli».

Secondo il ministero della Salute di Hamas, invece, «quasi 100 persone sono state uccise solo domenica mentre cercavano aiuti a Gaza». Il ministero ha dichiarato che 67 persone sono state uccise nel nord di Gaza e altre sei a Khan Younis, nel sud.

Le Forze di Difesa Israeliane hanno affermato che le truppe «hanno sparato colpi di avvertimento per rimuovere una minaccia immediata» dopo che «un raduno di migliaia di persone è stato identificato nel nord della Striscia». 

In queste ore è intervenuto anche il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres: «La fame – ha detto - non deve mai essere usata come arma di guerra». «I conflitti continuano a diffondere la fame a Gaza, in Sudan e altrove. La fame alimenta l'instabilità e mina la pace», ha aggiunto Guterres durante una videoconferenza al Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari in Etiopia.

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata