"Un successo" il touchdown della sonda giapponese Hayabusa2 che ha sfiorato il suo asteroide Ryugu.

Lo annuncia con un tweet l'agenzia spaziale giapponese Jaxa: alle 8, ora di Tokyo, quando in Italia era da poco passata la mezzanotte, tutto è andato come doveva andare.

La sonda "ha eseguito l'operazione di esplorazione dell'asteroide" e Hayabusa2 ha toccato "la superficie dell'asteroide bersaglio Ryugu per il recupero dei campioni", le parole della Japan Aerospace Exploration Agency.

Si tratta di un passaggio strategico della missione giapponese, che punta a nuove rivelazioni sul sistema solare, e della quale fa parte anche lo scienziato italiano Ernesto Palomba del'Inaf Iaps. E italiana è anche la bussola stellare che ha guidato la sonda nel suo lungo viaggio, iniziato con il lancio del 3 dicembre 2014, la stessa che ora la riporterà a Terra nel 2020.

È il sensore d'assetto Star Tracker, realizzato da Leonardo a Campi Bisenzio, che calcola in ogni istante, dieci volte in un secondo, l'orientamento della sonda spaziale.

Ora bisognerà aspettare circa un anno prima di potere concretamente analizzare i campioni catturati a Ryugu.

(Unioneonline/D)
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